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GRUPPO MASCHIO GASPARDO: Approvata la piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo

Il Gruppo Maschio Gaspardo, in Italia conta poco meno di mille dipendenti e altrettanti all’estero, ha due siti a Padova per un totale di oltre 500 dipendenti, uno a Morsano al Tagliamento (PN) con oltre 300 dipendenti e uno a Cremona con oltre 100 dipendenti.

Maschio Gaspardo è un'azienda leader e globale nella produzione di appendici agricole e sistemi per l’agricoltura nonché fornitrice di marchi blasonati. L’impresa è di proprietà della famiglia Maschio ed è sostenuta dalle finanziarie regionali di Veneto e Friuli e da importanti accordi col sistema finanziario e bancario.

I lavoratori durante la Pandemia si sono fatti carico di orari pesanti in alcuni siti e di cassa integrazione in altri ed il personale impiegatizio è stato collocato in lavoro da remoto a casa.

Il Coordinamento Nazionale delle RSU del gruppo Maschio Gaspardo spa con sede a Padova, dopo aver licenziato l’ipotesi di piattaforma e aver preso l’impegno di sottoporla ai lavoratori per chiederne la validazione, ha svolto le assemblee in tutti i siti.

Le assemblee, molto partecipate e discusse, hanno visto presenti oltre il 75% dei dipendenti del gruppo e hanno approvato quasi all’unanimità l’ipotesi di piattaforma.

Ora, dopo una riunione di coordinamento che verrà convocata nei prossimi giorni, la parola passa alla trattativa con una delegazione forte del consenso dei lavoratori e delle richieste presenti in piattaforma.

I contenuti della piattaforma:

per la parte economica in una ridefinizione del PDR, nella sua struttura tra parametri di stabilimento e di gruppo nonché in un realizzo che possa riconoscere 2000€ e in una rivalutazione degli elementi retributivi aziendali del 10%.

I lavoratori chiedono un potenziamento e miglioramento del welfare aziendale integrativo e quote di riduzione oraria per l’età anagrafica e la pesantezza del lavoro.

Verrà chiesta una migliore efficacia e fruibilità dei contenuti presenti nel precedente accordo, in materia di salute e sicurezza ed un aggiornamento, con le regole del nuovo CCNL, su formazione e dell’inquadramento.

Verrà chiesto un’attualizzazione e un miglioramento dei processi di stabilizzazione dei lavoratori somministrati, già pattuiti.

Infine, visti gli anni difficili passati dal gruppo prima della pandemia e l’annata record del 2020, verranno chiesti maggiori investimenti e certezze occupazionali per i vari siti.

Sarà importante la discussione sulle relazioni e le agibilità sindacali nei siti e di gruppo.

 

FIM, FIOM e il Coordinamento RSU

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