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Fusione tra le Ipab Ira Altavita e Istituto Configliachi. I paletti posti dalle segreterie provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: “Vogliamo garanzie su occupazione e coinvolgimento nell’operazione”

In seguito alle notizie riguardanti la possibile fusione tra l'Istituto Altavita Ira e l'Istituto Configliachi, grande preoccupazione si è diffusa tra i lavoratori e i familiari degli ospiti delle due più grandi case di riposo di Padova.

Proprio per questo, i rappresentanti sindacali di FP CGIL Alfredo Sbucafratta, CISL FP Andrea Ricci e UIL FPL Stefano Tognazzo, nel corso della settimana corsa hanno incontrato i consiglieri e i presidenti di entrambi gli enti per discutere le prospettive future e l'impatto della fusione sulle strutture e sui servizi offerti.

Va chiarito – hanno specificato i sindacalisti – che la situazione finanziaria delle due istituzioni è marcatamente diversa. L’Istituto Configliachi presenta da anni bilanci in perdita, situazione talmente grave da necessitare di un piano di rientro concordato con la Regione Veneto per scongiurarne il commissariamento. Su questo punto i presidenti ci hanno spiegato di come l’apertura all’ipotesi della fusione scaturisse dalla necessità dell’istituto Altavita Ira di procedere alla ristrutturazione per stralci dell’immobile sito in via Beato Pellegrino, con conseguente necessità di individuare locali attrezzati dove trasferire gli ospiti attualmente ricoverati per il periodo necessario al completamento dei lavori. Tali locali venivano individuati nella porzione ancora agibile della casa di riposo Breda, attualmente gestita dall’Istituto Configliachi in virtù di specifica convenzione stipulata con regione Veneto nel 2011”.

L’amministrazione comunale, per voce del Sindaco – hanno proseguito – è quindi intervenuta convocando i rispettivi consigli di amministrazione al fine di valutare l’ipotesi di fusione, raccogliendo parere favorevole sul fronte Altavita Ira e pareri discordanti sul fronte Istituto Configliachi, con particolare riferimento ai consiglieri inerenti all’unione provinciale Ciechi. Alla luce di quanto emerso dagli incontri svolti, sulla scorta di quanto dichiarato dai 2 presidenti, non risulta ancora certa la fusione tra i 2 enti e qualora si decidesse in tal senso, l’istituto Configliachi dovrebbe presentarsi con i conti in regola anche nei confronti delle posizioni debitorie dei dipendenti. Inoltre, è stato anche chiarito che da parte Altavita Ira eventuali investimenti avrebbero riguardato solo una porzione del Breda e non la sede di via Sette Martiri”.

Noi, dal canto nostro – hanno concluso Sbucafratta, Ricci e Tognazzo – abbiamo espressamente richiesto risposte chiare e concrete riguardo al futuro occupazionale dei dipendenti. Inoltre, insistiamo per una partecipazione attiva nella definizione del processo di fusione, al fine di garantire che ogni decisione tenga debitamente conto delle esigenze del personale e degli ospiti delle case di riposo. Il nostro impegno rimane forte nel proteggere gli interessi dei lavoratori e nel garantire che le decisioni aziendali siano prese con trasparenza e considerazione per tutte le parti interessate”.

Il Servizio di Telenordest con gli interventi di Sbucafratta, Ricci e Tognazzo sulla fusione tra Ira Altavita e Istituto Configliachi

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