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Elezione della Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera. La soddisfazione della Cgil di Padova.

Cgil Padova: “L’elezione dei 16 rappresentanti delle comunità straniere costituisce il primo passo di un percorso che ora Società Civile e Istituzioni devono sostenere: vengano forniti spazi e strumenti per il funzionamento della Commissione”

“La speranza è che Padova possa diventare un laboratorio nazionale per l'integrazione e diventare un esempio concreto di come si contrasta l'emergenza costituita dal razzismo sistemico”


 
Esprime soddisfazione la Cgil di Padova a conclusione del mese di elezioni che ha portato 16 rappresentanti delle comunità straniere in città a venire eletti nella Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera. Una Commissione che ritorna alla luce dopo essere stata cancellata dalla precedente amministrazione e che oggi, dopo 5 anni di silenzio, può tornare a far sentire la voce di chi, cittadino straniero, vive e lavora nella nostra città.

“E’ proprio il caso di dire  – dice Palma Sergio della Segreteria Confederale della Cgil di Padova –  che, come in questo caso, la politica ha restituito ciò che la politica aveva sottratto e non possiamo che esprimere soddisfazione sul ritorno di questo strumento democratico. E’ stato ripagato anche il nostro impegno, quello della CGIL e dei tanti suoi iscritti che si sono messi a disposizione come volontari ai seggi. Ora però, inizia la vera sfida e cioè la Commissione deve avere gambe per correre, cioè per funzionare. Vale a dire che bisognerà dare ai suoi componenti spazi, mezzi e sostegno per poter svolgere il loro lavoro e non abbiamo dubbi che sarà così”.

“L’elezione della Commissione – prosegue la sindacalista della Cgil – va nella direzione di quello che andiamo ripetendo da anni: il fenomeno migratorio va affrontato con quel genere di azioni che invece di criminalizzarlo, sappiano gestirlo. Non è lasciando le persone immigrate nell'irregolarità, respingendole, negando loro spazi che si arriverà a qualche genere di soluzione. Al contrario, un sano realismo, sarebbe necessario perché, piaccia o no, le persone immigrate vivono, lavorano sul nostro territorio, contribuiscono alla crescita del territorio e del Pil. Senza considerare la loro necessità demografica visti i tassi di natalità delle famiglie italiane”.

“Ecco perché – conclude Palma Sergio – la speranza è che Padova possa sviluppare un percorso, anche normativo, che possa fare da esempio a livello nazionale, in particolare per quel che riguarda lo ius soli, cioè quella misura che permetterebbe di risolvere la situazione in cui si trovano migliaia di ragazzi figli di genitori stranieri ma nati in Italia e a cui è negata la cittadinanza dell'unico Paese che conoscono e di cui sentono di fare parte. Ragazze e ragazzi, molto spesso vittime di un razzismo sistemico, quello sì un'emergenza da affrontare e verso cui non si sta facendo nulla di concreto. Un tema a cui, come Cgil, siamo sempre stati sensibili è che ci ha portato ad istituire ancora anni fa, in seno all'organizzazione padovana, il “Dipartimento Immigrazione” e che a settembre ci porterà ad aprire un nuovo “sportello per cittadini stranieri” in Arcella, una scelta caduta su quel quartiere, non certo per caso”. 

Lo sportello si trova presso la nuova sede CGIL di Via C. Callegari 14A con apertura, per i primi tempi, il 2° e 4° lunedì di ogni mese dalle 16.30 alle 18.30
Via Longhin, 117 Padova Tel. 049-8944211 - Fax 049-8944213 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. PEC : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per il Caaf chiamare il Centro Unico di Prenotazione tel. 0497808208


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