È stato un presidio molto animato, quello andato in scena ieri sera in piazza Caduti ad Abano, organizzato dalle Funzioni Pubbliche Provinciali di Cgil Cisl e Uil e che ha visto coinvolti molti dipendenti del Policlinico della città termale.
“Sono circa 700 le lavoratrici e i lavoratori – lamentano Alessandra Stivali (Fp Cgil), Alessandro Piovan (Cisl Fp) e Michele Magrini (Uil Fpl) – a cui spettano il premio di produzione ma ad aggi ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta all’ultima richiesta di incontro con la direzione del Policlinico. È da gennaio che chiediamo che ai lavoratori venga dato quanto previsto dal contratto e cioè un premio (consistente in 1200/1300 euro a dipendente, 600 euro per gli Oss) che deve essere corrisposto o direttamente in denaro o con ticket e buoni da spendere entro il 31 dicembre”.
Ma il tempo stringe, il rischio è che, se la trattativa andrà per le lunghe, si arrivi al termine di fine anno senza poter usufruire del Premio. Per cui, ieri sera, la protesta chiassosa delle lavoratrici e lavoratori che con musica, pentole usate come percussioni e fischietti, hanno voluto manifestare per i propri diritti con quella che, promettono Cgil Cisl e Uil, è solo la prima iniziativa di mobilitazione messa in campo.
“Se la situazione non dovesse trovare una soluzione – dicono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - apriremo delle vertenze formali e inizieremo con gli scioperi. Alla Casa di Cura di Abano Terme, da troppo tempo, i dipendenti vivono una situazione di stress e disagio non più sostenibile. Sono tanti quelli che stanno scappando verso altre realtà lavorative, solo negli ultimi due anni almeno un terzo delle lavoratrici e lavoratori ha deciso di passare, attraverso concorsi, al settore pubblico. Inutile aggiungere che quest’esodo di dipendenti non fa che aggravare i carichi di lavoro del personale restante a cui però non viene dato nessun maggior riconoscimento economico. Una situazione inaccettabile a cui le lavoratrici e i lavoratori hanno deciso di dire basta”.
Il servizio di Telepadova 7 Gold sulla protesta di ieri sera in Piazza Caduti ad Abano Terme