“Ricordare e Reagire”: venerdì 25 novembre, il Flash Mob davanti a Palazzo Moroni della Cgil di Padova per dire “Basta!” alla violenza contro le donne e per lanciare la petizione a sostegno del Reddito di Libertà per le donne vittima di violenza
Venerdì 25 novembre, alle 16.30 (e non alle 17.00 come precedentemente comunicato), in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Cgil di Padova, insieme al proprio Coordinamento Donne e al Coordinamento Donne dello Spi Cgil Padova, con UDU, Rete degli Studenti Medi, Se Non Ora Quando, l’Anpi e il Centro Veneto Progetto Donna, tornerà in Piazza, sul Liston davanti a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, con un Flash Mob dal titolo “Ricordare e Reagire”.
“I femminicidi nel nostro Paese – ricorda Marianna Cestaro, Segretaria Confederale della Cgil di Padova con la delega alle Politiche di Genere e alle Pari Opportunità – sono ogni anno un dato costante, segno che le politiche attivate sin qui non sono efficaci per combattere questa violenza. Anche nella nostra Regione, nell’ultima settimana, le notizie di cronaca sono impietose. Ma il femminicidio è solo l’ultimo atto, il più terribile, della violenza degli uomini contro le donne. Come ci rivelano i dati forniti dai Centri Antiviolenza, prima vengono i maltrattamenti fisici e psicologici, la violenza a cui assistono figlie e figli e anche la violenza economica”.
“Ed è proprio per reagire ad ogni forma di violenza maschile – prosegue Marianna Cestaro – oltre che a portare il nostro ricordo di tutte le vittime, che venerdì sera saremo in Piazza e lanceremo una petizione a sostegno del Reddito di Libertà, uno strumento poco conosciuto, e ancor meno finanziato, che crediamo vada strutturato adeguatamente per dare risposta a ogni donna che ne abbia bisogno. Oggi, il reddito di libertà per le donne vittime di violenza seguite dai centri antiviolenza è un contributo economico, che può arrivare a 400 € mensili, concesso per massimo 12 mesi, erogato a sostegno delle spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione di quella personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli minorenni delle vittime”.
“Ma la verità – attacca la Segretaria Confederale della Cgil di Padova – è che è una scatola vuota, senza risorse economiche e oggi sono tante le donne che ne fanno richiesta a sentirsi rispondere che sono finiti i fondi e quindi devono arrangiarsi. Questo non è accettabile! È chiaro che le donne prive dell’autonomia economica restano prigioniere dentro un vortice di violenze e soprusi il cui epilogo, purtroppo, ancora troppo spesso è il femminicidio”.
“Con questa petizione – conclude Marianna Cestaro – che provvederemo a diffondere attraverso il nostro sito e i nostri social e a cui chiunque può aderire e contribuire a sua volta a diffondere, chiediamo al Governo di rendere strutturale il Reddito di Libertà e di garantire le risorse necessarie affinché nessuna domanda venga respinta. Abbiamo sempre fatto troppo poco in questo Paese per proteggere le donne dalla violenza maschile. È giunta l’ora di cambiare e garantire a chi è prigioniera di un rapporto malato e pericoloso, un reale ed adeguato percorso di libertà. Sarebbe veramente il segno di un vero cambiamento di marcia nella lotta alla violenza contro le donne”.
Il Servizio di Telenordest sul Flash Mob "Ricordare e Reagire" del 25 novembre 2022