Lunedì 23 gennaio, alle ore 12.00, sul Liston, davanti a Palazzo Moroni, FLASH MOB promosso dalla RETE ITALIANA PACE E DISARMO per celebrare i due anni dell’entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)
Anche il Comune di Padova aderisce al Flash Mob. In concomitanza all’evento, programmato il suono a festa delle campane della Torre Campanaria di Palazzo Moroni
Il 22 gennaio del 2021, con il superamento di 50 ratifiche (oggi sono arrivate ad essere 68), si raggiungeva lo storico traguardo dell’entrata in vigore del Treaty on the Proibition of Nuclear Weapons (TPNW che tradotto significa Trattato per la proibizione delle Armi Nucleari), la prima norma internazionale che dichiara illegali le armi nucleari e che vieta agli Stati di sviluppare, testare, produrre, fabbricare, trasferire, possedere, immagazzinare, usare o minacciare di usare armi nucleari, come anche si proibisce il posizionamento di armi nucleari sul proprio Territorio.
A Padova, in occasione del secondo anno dall’entrata in vigore del Trattato, le Associazioni padovane della Rete Italiana Italiana Pace e Disarmo e le Associazioni che si riconoscono in “UNITI PER LA PACE PADOVA, ricorderanno quest’avvenimento storico lunedì 23 gennaio alle ore 12.00 con un FLASH MOB sul Liston davanti a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, con la partecipazione per il Comune di Padova dell’Assessora Francesca Benciolini.
“La ratifica del TPNW – dicono le Associazioni promotrici - è stato un passo fondamentale verso la possibilità che le armi nucleari possano davvero essere completamente eliminate dalla faccia della terra e si tratta di una facoltà che esiste grazie al lavoro e alla pressione di cittadini di tutti gli Stati del mondo. Si tratta di una posizione che, anche in Italia, vede la stragrande maggioranza della popolazione favorevole (una rilevazione statistica condotta da YouGov su un campione di 1000 soggetti nel novembre del 2020 ha rilevato di come l’87% degli italiani fosse favorevole all’adesione dell’Italia al TPNW) eppure, nonostante questo, il nostro Paese, come tutti i paesi membri della Nato, mantiene una posizione assolutamente contraria alla ratifica del TPNW”.
“Per questo motivo – concludono le Associazioni promotrici – è nata la campagna “Italia, ripensaci”, con l’obiettivo di fare pressione su Governo e Parlamento al fine di favorire una presa di coscienza forte sull’impossibilitò di basare la costruzione della nostra sicurezza su una minaccia di distruzione e genocidio. Per questo abbiamo raccolto e inviato migliaia di cartoline al Governo a sostegno della nostra campagna, chiedendo un dibattito serio e aperto sulla presenza di testate nucleare nel nostro Paese e sul ruolo positivo che l’Italia potrebbe avere per un percorso di disarmo nucleare e umanitario”.
All’iniziativa, che coinvolge decine di città italiane (oltre Padova, anche Torino, Brescia, Modena, Empoli Cervia, Ivrea, Vittorio Veneto, solo per citarne alcune) parteciperà anche il Comune di Padova, nella persona dell’Assessora Francesca Benciolini, tra le cui deleghe, ha anche quella alla Cooperazione Internazionale e Pace: “Ci sono temi – dichiara – sui quali la nostra città è particolarmente attenta e che a volte vengono considerati marginali e da vecchi militanti pacifisti. Poi però, purtroppo, improvvisamente ci si accorge che sono temi attuali, urgenti e drammatici. In questi giorni in molte persone hanno avuto questa consapevolezza rispetto, per esempio, alla pena di morte e al suo uso ripetuto in Iran. Un altro tema che ci sembrava lontano ma su cui la nostra città si sta spendendo da anni è quello delle armi nucleari. Nel 2017 abbiamo aderito alla Campagna internazionale ICAN per la promozione del Trattato di abolizione delle armi nucleari e a Italia ripensaci, la Campagna che chiedeva alla nostra Repubblica di aderire. Il Trattato nel frattempo è stato approvato ma l'Italia, come troppi dei Paesi interessati, non l'ha ratificato. Per questo trovarsi davanti al Municipio a 2 anni dall'entrata in vigore di questo Trattato è importante: continuiamo a chiedere che l'Italia assuma una posizione chiara e se ne faccia portavoce in Europa. Tanto più in questo momento in cui la guerra in Ucraina ha riportato d’attualità il tema della armi nucleari”.
Le Associazioni padovane della Rete Pace e Disarmo (RIPD) e le Associazioni che si riconoscono in “Uniti per la Pace Padova”: CGIL, CISL, UIL, Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale, Azione Cattolica, ACLI, ANPI, ARCI, Associazione per la Pace, Beati i Costruttori di Pace, Movimento dei Focolari, Legambiente, Rete Studenti Medi, UDU, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Donne in Nero, Centro Pandora , MIR, Comunità di Sant’Egidio, Libera, Emergency
Il servizio, con l'intervento della Segretaria Confederale della Cgil di Padova, Palma Sergio, andato in onda su Telepadova 7 Gold