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Presentazione del CCNL del comparto sanità: la Fp Cgil Padova chiama il Segretario Nazionale Michele Vannini per spiegare alle lavoratrici e lavoratori della sanità padovana le applicazioni del CCNL

Fp Cgil Padova: “La valorizzazione delle professionalità e il nuovo sistema che disciplinerà le progressioni economiche e i passaggi di fascia del personale (oggi DEP, acronimo di Differenziali Economici di Professionalità) passano attraverso una decisiva fase di contrattazione di secondo livello che aumenti i fondi contrattuali, unica via per sopperire alla carenza di personale che coinvolge tutti i livelli delle strutture sanitarie sia padovane che nazionali”

Giornata di assemblee in Azienda Ospedaliera, quella di ieri, organizzata dalla Fp Cgil Padova che ha chiamato da Roma il Segretario Nazionale della Fp Cgil, Michele Vannini, per spiegare in diversi incontri alle lavoratrici e lavoratori della sanità padovana tutti i diversi aspetti riguardanti il loro Contratto Nazionale.

Un momento di chiarezza necessario visto che si è alla vigilia dell’avvio di una decisiva fase di contrattazione di secondo livello con l’Azienda Ospedaliera, con la quale i sindacati confederali puntano ad un incremento delle risorse e dei fondi contrattuali che permettano una reale applicazione del CCNL.

“Noi pensiamo – dice Alessandra Stivali, Segretaria Generale della Funzione Pubblica – che una buona sanità si ottenga attraverso una buona qualità della professionalità del personale. A questa si arriva attraverso le progressioni economiche orizzontali (oggi chiamate DEP) che, ricordo, in alcune aziende del territorio sono ferme da 13 anni e attraverso la nuova figura degli incarichi professionali che dovrebbero premiare la specificità professionali del personale. Noi crediamo che se vogliamo dare concretezza a questi obiettivi, sia necessario che i fondi contrattuali destinati alle aziende ospedaliere vengano incrementati e questo lo può fare solo la Regione Veneto”.

“Altro aspetto fondamentale – prosegue Alessandra Stivali – è la carenza di organico. Infermieri, OSS, personale tecnico e amministrativo che usciranno nelle graduatorie dei nuovi concorsi vanno valorizzati, questo è diventato vitale se vogliamo evitare la loro continua emorragia: un flusso ininterrotto di lavoratrici e lavoratori che lasciano il settore pubblico, che quindi è sempre più depotenziato, per andare verso quello privato. Voglio ricordare che a Padova sono più di 10 mila le lavoratrici e i lavoratori che lavorano nel settore sanitario pubblico, al netto di coloro che lavorano nelle case di riposo che hanno un 'contratto enti locali' ma che fanno attività assistenziale. Si tratta di un numero importante. Ecco perché crediamo sia giusto ascoltare chi li rappresenta in grande maggioranza, ossia Cgil Cisl e Uil”.

“Il CCNL della sanità – conclude Michele Vannini, Segretario Nazionale della FP Cgil – è scaduto nel 2021 ed è quindi necessario rifinanziarlo. Da questo punto di vista è importante che il Governo metta le risorse che ancora non ha messo. Accanto a questo è evidente che siamo di fronte ad un generale problema di carenza di organico che va assolutamente affrontato se non vogliamo avviare un percorso di privatizzazione del nostro sistema sanitario come non ne abbiamo mai visti prima”.

 

Il servizio di Telenordest con gli interventi di Alessandra Stivali e Michele Vannini

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