Grande partecipazione ieri sera, diverse centinaia di persone presenti, al Cammino per la Pace organizzato da “Uniti per la Pace – Padova”, la sigla sotto cui si riconoscono la ventina di associazioni circa, sia laiche che religiose, tra cui c’è anche la CGIL di Padova. Un cammino a cui ha aderito convintamente anche il Comune di Padova, presente attraverso l’Assessora Francesca Benciolini.
La scelta della data non è stata certamente casuale, ossia la vigilia del 2 giugno, Festa della Repubblica e giorno di celebrazione della Costituzione, il cui articolo 11 ribadisce il totale ripudio della guerra. E non è stata casuale nemmeno la scelta delle tappe toccate dal corteo che, dal Parco del Torrione Alicorno, passando per via San Pio X e via Cavalletto, è entrato in Prato della Valle e dunque nel sagrato della Basilica di Santa Giustina, dove è terminato. Il cammino è stato infatti un viaggio silenzioso tra alcuni luoghi della memoria della città, per riflettere sulle conseguenze e gli esiti dell'uso degli strumenti bellici e sull'importanza della diplomazia come strumento fondamentale per risolvere le controversie internazionali. «Partiamo dal Bastione Alicorno, costruito in epoca medievale a scopi difensivi, perché questa fortezza oltre a ricordarci le vittime e le distruzioni causate dalle ripetute guerre di una storia senza memoria, ci sprona a rifiutare l'ordine politico e sociale fondato sulla difesa dall'altro inteso come nemico – ha spiegato Palma Sergio – Ogni costruzione di muri è una regressione della civiltà». Il corteo, colorato dalle numerose bandiere della pace, è poi partito in direzione della "passeggiata dei Nobel", l'area dedicata ai premi Nobel che passano per la città, in cui è stato piantato il platano dedicato al premio Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel. Percorrendo via San Pio X, i manifestanti hanno poi raggiunto il Monumento ai caduti di Russia, installato nel 1956 per ricordare i caduti e i dispersi nel secondo conflitto mondiale. Poi è stato il momento del giardino pubblico intitolato a Giorgio Perlasca, cittadino benemerito padovano, elencato tra i "giusti" di Gerusalemme per aver salvato la vita di centinaia di ebrei durante la persecuzione nazista in Ungheria nel 1943-44.
Infine, sul sagrato di Santa Giustina è stato il momento delle testimonianze di Alberto Trevisan e Sandro Gozzo, precursori dell'obiezione di coscienza, e di Marco, volontario di "Operazione Colomba". Contestualmente alla marcia, davanti a Palazzo Moroni, un piccolo gruppo di "Uniti per la Pace" munito di cartelli ha informato i passanti dell'iniziativa.
«Sarebbe bello che il primo giugno, la vigilia della Festa della Repubblica, diventasse il giorno di mobilitazione contro tutte le guerre. Oggi si è mobilitato il popolo della pace», ha detto infine Suor Francesca Fiorese, direttrice della Pastorale sociale della Diocesi.
Il servizio di 7 Gold Telepadova sul Cammino per la Pace per le vie di Padova del 1 giugno 2023