Torna a fare tappa a Padova la “Staffetta della Salute”, l’iniziativa promossa a inizio estate dalle Segreterie Provinciali di Cgil Cisl e Uil che ha inaugurato un ampio e diffuso ciclo di Assemblee Pubbliche – accompagnate da altrettanti presidi, sit in e volantinaggi davanti ai Presidi Sanitari della Provincia – che sono passate oltre che per la Città e Cintura, anche per l’Alta, la Bassa, il Conselvano e la Saccisica e con cui i sindacati hanno portato avanti un’opera di sensibilizzazione diretta alle cittadinanze locali sui concreti rischi che sta correndo, anche nella nostra Provincia, il Sistema a Difesa della Salute Pubblica (Sanità, Socio-assistenziale e Socio-sanitaria) a causa dei pesanti tagli subiti negli ultimi decenni (dal 2000, oltre 37 miliardi di investimenti in meno) e di quelli che già si preannunciano con la prossima Legge Finanziaria.
È quel che succederà questa sera, martedì 5 settembre, alle 20 e 30, presso la Sala della Carità di via San Francesco 61-63, dove si svolgerà l’Assemblea Pubblica per il rafforzamento e a difesa della Salute Pubblica in cui – oltre agli interventi del Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano, del Segretario Generale della Cisl di Padova e Rovigo, Samuel Scavazzin e del Coordinatore della Uil di Padova, Massimo Zanetti – verrà dato ampio spazio ai contributi di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati e di chi dal pubblico vorrà raccontare la propria esperienza.
“Il Sistema Salute, la Sanità Pubblica – dicono i sindacati – è sempre più in difficoltà anche nel nostro territorio. L’accesso alle prestazioni è sempre più difficile con liste di attesa non più tollerabili e una mancanza strutturale di Medici, Pediatri, Infermieri e Operatori Socio Sanitari. Questo aumento esponenziale delle richieste di prestazioni, legato sia alla sospensione del periodo Covid, sia all’aumento delle patologie e cronicità date dal maggior numero di anziani e non autosufficienti, comporta criticità dei servizi di prossimità come dimostra il fenomeno della migrazione sanitaria all’interno della Provincia per le visite specialistiche o di controllo. Senza considerare chi rinuncia alle cure perché impossibilitato a questi spostamenti. A tutto questo si accompagnano le condizioni lavorative non più sostenibili per lavoratrici e lavoratori della sanità, con sovraccarichi lavorativi per i pochi in servizio sia negli Ospedali, sia nelle Strutture Residenziali per Anziani”.
“È necessaria – concludono Cgil Cisl e Uil nella presentazione dell’iniziativa – la piena esigibilità e applicazione dell’art. 32 della Costituzione con cui si garantisce il ‘diritto universale alla salute’ e il sostegno alla fragilità e alla non autosufficienza. Serve un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazione del personale precario, l’azzeramento delle Liste d’Attesa e di Galleggiamento, bisogna garantire l’accesso ai Servizi e alla Prevenzione. E a premessa di tutto questo, chiediamo un’organizzazione trasparente e una chiara distinzione delle Responsabilità, delle Funzioni e delle Attività tra le diverse strutture e il loro raccordo con gli ATS (Ambiti Territoriali Sociali), i PUA (Punti Unici di Accesso) e i Servizi Sociali dei Comuni, assegnano alle Case di Riposo Pubbliche (IPAB) un ruolo di effettiva integrazione con i Servizi Territoriali”.