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Perché dobbiamo opporci all’autonomia differenziata e al presidenzialismo: sala piena al dibattito organizzato dalla Cgil di Padova

“Il ‘combinato disposto’ tra autonomia differenziata e presidenzialismo - se mai fosse realizzato - rappresenterebbe il superamento definitivo del nostro modello di welfare universalistico, della nostra democrazia parlamentare e, in definitiva, della Carta costituzionale del '48 con pessime conseguenze, prima fra tutte quella di aggiungere all’aumento della sfrenata competizione sociale già in corso, anche quella territoriale. Ed è chiaro che lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati non hanno proprio nulla da guadagnarci e tutto da perdere: a partire dalla messa in discussione dell'unitarietà della contrattazione collettiva nazionale e dal vedere minata alla base la sostenibilità del welfare pubblico e universalistico”. Parole del Segretario Confederale della Cgil Nazionale, Christian Ferrari tornato per una serata qui a Padova – città dove ha ricoperto la carica di Segretario Generale della Camera del Lavoro provinciale – per il dibattito organizzato venerdì alla Sala Anziani di Palazzo Moroni che aveva come tema “La nostra Costituzione: applicarne i principi e i valori, non stravolgerla”, in cui sono state elencate tutte le ragioni per cui è necessario opporsi al progetto che si nasconde dietro alla cosiddetta Legge Calderoli.

A parlarne, davanti ad una sala piena e moderati dal giornalista de il Mattino di Padova, Claudio Malfitano, introdotti dall’attuale Segretario Generale della Cgil padovana, Aldo Marturano, oltre al già citato Ferrari, anche Margherita Miotto dell’Associazione “Salute diritto fondamentale” – che ha spiegato, in un intervento molto apprezzato dalla platea, gli effetti negativi che l’autonomia differenziata avrebbe sul sistema a difesa della salute pubblica sia a livello nazionale che locale – e il costituzionalista Gaetano Azzariti, Presidente dell’Associazione “Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla” che ha illustrato, intervenendo in collegamento da remoto, le contraddizioni contenute nel progetto Calderoli rispetto ai principi e norme contenute nel titolo V della Costituzione.

“Una serata – ha concluso il Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano – che rientra tra le tante iniziative che stiamo mettendo in campo in vista della grande manifestazione nazionale ‘La via maestra” che si terrà a Roma il prossimo 7 ottobre. Un incontro dove abbiamo messo al centro dell’attenzione la pericolosità di una riforma costituzionale che attraverso l’introduzione dell’autonomia differenziata e presidenzialismo, o premierato forte qual si voglia, non rappresenterebbe nessuna soluzione per un Paese come il nostro attraversato da sempre maggior disagio sociale, precarietà, povertà diffusa e frammentazione territoriale. Un disegno contro cui ci opporremo e contro cui ci mobiliteremo con tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione”.

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