“Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. È questo lo slogan scelto da Cgil, Cisl, Uil per celebrare, anche quest’anno, la consueta Festa dei Lavoratori del 1°maggio le cui celebrazioni, a Padova, si svolgeranno domani mattina a partire dalle 10.00 in Piazza dei Signori.
Ai saluti istituzionali di Sergio Giordani (Presidente della Provincia e Sindaco di Padova), del Prof. Antonio Parbonetti (Prorettore dell’Università di Padova) e di Monsignor Claudio Cipolla (Vescovo della Diocesi di Padova), si alterneranno gli interventi di Aldo Marturano (Segretario Generale Cgil Padova), Massimo Zanetti (Coordinatore Uil Padova) e Samuel Scavazzin (Segretario Generale di Cisl Padova e Rovigo) insieme a quelli di delegate e delegati appartenenti alle tre confederazioni. Inoltre, ad allietare la mattinata, ci sarà anche l’accompagnamento musicale del “Complesso del Primo Maggio” e dei "Sinqueschei".
“Alla vigilia di un importante appuntamento elettorale – presentano la giornata Marturano, Scavazzin e Zanetti –, che cade in un contesto internazionale particolarmente difficile, agitato e complicato, segnato da guerre e forti crisi sociali e ambientali, Cgil Cisl e Uil hanno deciso di dedicare la Festa dei Lavoratori di quest’anno all’Europa e in particolare al ruolo strategico che può svolgere quale costruttrice di pace, lavoro e giustizia sociale”.
“L’Unione europea può farcela a giocare questo ruolo – proseguono i tre Segretari – a patto che sappia fondare le proprie politiche sulla sostenibilità sociale, ambientale ed economica, contrastando il lavoro povero e promuovendo quello dignitoso, valorizzando la buona occupazione e investendo sulla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro”.
“Serve quindi un’Europa – concludono Marturano, Scavazzin e Zanetti – che si batta contro le disuguaglianze, protegga le fasce più deboli della popolazione e le persone non autosufficienti attraverso la difesa del welfare nei sistemi pubblici (sanità, assistenza e istruzione) degli Stati che la compongono. E, infine, vogliamo una Ue che creda fermamente nella pace, si prodighi affinché la guerra venga archiviata dalla storia come metodo per la regolazione delle controversie internazionali e delle crisi tra gli Stati. Sarà questo il messaggio che lanceremo nei nostri interventi dal palco: orgoglio e festeggiamenti per la giornata che celebra il ruolo e il contributo fondamentale alla vita del Paese delle lavoratrici e lavoratori, ma anche speranza e lotta per un futuro migliore, che rimetta al centro la persona e non più il profitto”.