Dopo l’esplosione nei giorni scorsi del “caso Maap” – il coinvolgimento di una trentina di imprese in una operazione della Guardia di Finanza di Treviso che ha scoperchiato un giro d’affari illecito che ruotava intorno alla stesura di falsi contratti d’appalto di servizi (per un totale di 18 milioni di euro), utilizzati per mascherare appalti illegali di manodopera dedita al carico e scarico di prodotti ortofrutticoli – è intervenuto il Segretario Confederale della Cgil di Padova, Alioune Badara Diop:
"L'inchiesta sul mercato agroalimentare di Padova – ha dichiarato Alioune Badara Diop – dimostra l'inadeguatezza delle norme che regolano il mondo degli appalti e subappalti nel nostro Paese. Risulta infatti evidente che ci troviamo di fronte a delle regole e normative non più adeguate ai tempi e che possono venire facilmente aggirate. La conseguenza è che il sistema degli appalti e subappalti serve solo a penalizzare i lavoratori, a partire da coloro che si trovano in una condizione di fragilità sociale come gli stranieri privi di permesso di soggiorno o con permessi temporanei e quindi più facilmente ricattabili, disposti ad accettare pessime condizioni lavorative e destinati ad essere sfruttati”.
“Appare evidente – ha proseguito il Segretario Confederale della Cgil di Padova – che più il lavoro si trova in una condizione di fragilità, dove risulta frammentato e privo di diritti, più si verificano queste situazioni. Il legislatore dovrebbe trarne le conseguenze e adeguare le norme per difendere il lavoro, cosa che purtroppo non avviene”.
“Anche per questo – ha concluso Diop – la Cgil ha avviato una raccolta firme per dei referendum che puntano proprio a combattere la precarietà nei contratti e a difendere il lavoro nel mondo degli appalti".
Al link https://www.gruppotv7.com/notizie/padova/falsi-appalti-di-lavoro-al-maap-30-i-denunciati-3856 il servizio del TG di Tv7 Triveneta sul "caso Maap" con le dichiarazioni del Segretario Confederale della Cgil di Padova, Alioune Badara Diop