Tutto pronto per lo sciopero generale di domani, venerdì 29 novembre, anche nella provincia di Padova. A dirlo, ieri in una conferenza stampa, il Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano e il Coordinatore della Uil di Padova, Massimo Zanetti, spiegando i dettagli della manifestazione che si terrà a Padova (concentramento alle 10.00 in Piazza Garibaldi da cui partirà il corteo che attraversando il centro cittadino farà ritorno al punto di partenza dove dal palco allestito parleranno le delegate e i delegati nelle varie realtà aziendali del territorio e ci sarà l’intervento conclusivo del Segretario Generale della Fiom Nazionale, Michele De Palma) e le motivazioni, validissime anche nella nostra provincia, dello Sciopero Generale di Cgil e Uil.
“Viviamo in un territorio – ha spiegato il Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano – dove abbiamo ben 55 mila persone tra lavoratrici e lavoratori che vivono nella fascia di povertà, cioè hanno un reddito annuo che non supera i 12 mila euro. Sono il 12% degli occupati, sono aumentati del 4% rispetto allo scorso anno. E in stragrande maggioranza sono donne, ben l’81%. Significa che sono 4 su 5. E questo accade mentre i dati dell’INPS ci dicono che la cassa integrazione, tra il 2022 e il 2023 (quando la situazione era comunque migliore di adesso) è letteralmente esplosa passando dalle 718 mila ore del 2022, al 1.187.701 ore a fine 2023. Più precisamente: la Cassa Integrazione Straordinaria è cresciuta del 35%, quella Ordinaria del 65%. Un balzo che non si vedeva dai tempi del Covid che ha coinvolto aziende che, tolto il periodo pandemico, non la usavano da decenni, per esempio la Carraro Drive Tech di Campodarsego in cui la misura era stata usata l’ultima volta nel 2009.”
“C’è un disagio sempre più diffuso – ha continuato Aldo Marturano – che il Governo continua a negare, parlando di crescita, di occupazione record, di risultati nella raccolta fiscale: tutte balle. La crescita occupazionale è un bluff ed è del tutto irrealistica se guardiamo alla crisi industriale che sta attraversando l’intero Paese e in particolare il Veneto, visto che la nostra è sostanzialmente una terra che fa da indotto alla Germania e dove si riflette la crisi dell’auto che vivono i tedeschi. L’evasione fiscale viene stimata intorno agli 82 miliardi di euro, una cifra mostro con cui si potrebbero fare tre leggi finanziarie, non una. Eppure il Governo Meloni continua a fare il gioco delle tre carte con il cuneo fiscale, una misura che fu introdotta dal Governo Draghi, che di fatto le lavoratrici e i lavoratori hanno già pagato con l’aumento della pressione fiscale subita. Per non parlare della situazione in cui vivono le pensionate e i pensionati di questo Paese a cui è stato dato un aumento ridicolo che consiste, alla fine dei conti, in 10 centesimi al giorno”.
“La sanità pubblica è a pezzi – ha concluso il Segretario Generale della Cgil di Padova – l’istruzione sempre più bistrattata, non c’è uno straccio di politica industriale eppure hanno il coraggio di dire che il nostro è uno sciopero ideologico. Niente di più falso visto i numeri della crisi che attraversiamo. L’appuntamento è alle 10.00 di domani, venerdì 29 novembre, in Piazza Garibaldi e saremo in tante e tanti. L’obiettivo è di bissare il successo della manifestazione dell’anno scorso che segnò circa 3000 presenze”.
Il servizio di Telenordest sulle motivazioni e i dettagli dello sciopero generale nella nostra Provincia di domani venerdì 29 novembre