La denuncia dei sindacati: “La situazione all’Istituto Configliachi è sempre più grave: la carenza di personale – accompagnata dalla disorganizzazione che regna sovrana nell’ente – ha fatto saltare al personale le ferie pasquali e mette a serio rischio quelle estive. E la qualità assistenziale è precipitata”
“Così non si può andare avanti. Ci chiediamo davvero quale idea di assistenza ha il Presidente del Configliachi da qui ai prossimi anni. Basti solo pensare che dal 2010 ad oggi, il personale diretto, vale a dire quello assunto direttamente dall’ente, è più che dimezzato: i dipendenti allora erano più 300 e oggi sono 151. La differenza è tutta sostenuta da personale interinale o in appalto dalle cooperative. E questo significa che in tutti questi anni abbiamo assistito ad una forte precarizzazione dei dipendenti. Ma anche la qualità dell’assistenza è precipitata: oltre al personale, manca anche il materiale necessario alla struttura e agli utenti, a fronte di un aumento delle rette che pesano sempre di più sulle famiglie che hanno i loro cari nella struttura”.
Non nascondono le proprie preoccupazioni Fp Cgil Padova, Cisl Fp Padova e Rovigo e Uil Fpl, le organizzazioni sindacali che oggi, attraverso i loro rappresentanti – rispettivamente: Alfredo Sbucafratta, Andrea Ricci e Hena Helena Da Silva Velotti – hanno espresso tutte le loro preoccupazioni e perplessità sulla situazione dell’Istituto Configliachi di via 4 Martiri.
“La riorganizzazione dei turni – fanno sapere Sbucafratta, Ricci e Da Silva Velotti – proposta dalla direzione del Configliachi non trova assolutamente il favore dei dipendenti. Basti solo pensare che più dell’80% di loro ha firmato una petizione contraria proprio a tale riorganizzazione che a nostro parere non farà altro che aumentare le file di coloro che decidono di andarse. Quel che è certo è che le ferie per il periodo pasquale non verranno concesse e sappiamo che anche quelle estive, al momento, non sono per niente garantite e, anzi, il rischio che saltino anche quelle è più che concreto. Eppure, nonostante la grave carenza di personale sanitario, l’unico concorso che hanno effettuato riguarda l’assunzione di personale amministrativo, cosa che non fa che aumentare le nostre perplessità”.
“Una situazione – attaccano i sindacati – che colpisce le famiglie: quelle degli utenti (circa trecento), quasi tutti non autosufficienti, che pagano rette sempre maggiori per una qualità del servizio che, al contrario, diminuisce sempre di più. Ma anche le famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori che, di fatto, vedono sempre più raramente vista la gravosità dei turni che alle volte arrivano a coprire sette giorni su sette, senza lasciare il tempo di poter recuperare. E non a caso le malattie aumentano perché queste vanno di pari passo con l’aumento del malessere sia fisico che psicologico del personale. Peraltro, vale la pena di sottolineare, è che la struttura ha ancora i letti degli anni ‘70 che costringono gli operatori a compiere tutti gli sforzi necessari ad alzare gli allettati con le conseguenze che vediamo. E non essendoci assunzioni, si tratta di personale con un’età media piuttosto elevata che poi quando va in pensione non viene sostituito”.
“Sappiamo – concludono Sbucafratta, Ricci e Da Silva Velotti – che il Configliachi non naviga in buone acque sotto il profilo economico. Speravamo che con la vendita dell’Istituto Breda, i problemi finanziari dell’ente potessero migliorare ma ad oggi le cose non stanno per niente così. Il deperimento della struttura è sotto gli occhi di tutti, eppure ricordiamo che questo Istituto era considerato un’eccellenza. Oggi non è per niente così per questo chiediamo al CdA dell’Ente di incontrarci e spiegarci quale sarà il futuro di quest’Ente perché, ad oggi, non riusciamo proprio a comprenderlo”.
Il servizio di 7Gold Telepadova sulla situazione di caos al Configliachi