Fp Cgil Padova: “Un vile attacco terroristico non solo contro un'entità astratta come un'istituzione, nella fattispecie l’Ulss 6, ma contro le persone in carne ed ossa: sia le lavoratrici, i lavoratori e dirigenti del comparto sanitario, già provati da quasi due anni di pandemia, sia contro noi cittadini, soprattutto chi è fragile e ha bisogno di cure”
“ Chiediamo una convocazione urgente da parte della Direzione dell'Ulss 6: necessari atti di indirizzo diretti ad affrontare la situazione e una comprensione totale di quanto avvenuto per evitare possa risuccedere”
“Innanzitutto, come FP Cgil di Padova e Fp Cgil Medici Dirigenti Sanitari sentiamo il dovere morale di esprimere tutta la nostra più franca e sincera solidarietà alle lavoratrici, lavoratori e dirigenti sanitari dell'Ulss 6 che da ieri sono chiamati a districarsi nel caos più totale, dopo l'attacco informatico che ne ha paralizzato l'attività e, naturalmente, solidarietà anche al personale tecnico e amministrativo che sta lavorando intensamente per ripristinare il sistema. Allo stesso tempo vogliamo anche esprimere il nostro più profondo biasimo e disprezzo verso i vili autori di questo attacco che con scopo ricattatorio e in nome del denaro, non hanno esitato a colpire tutti noi cittadini e in particolare coloro che si trovano in una situazione di fragilità e hanno bisogno di cure. Il tutto nel bel mezzo di una quarta ondata di una pandemia che da quasi due anni sottopone il personale sanitario ad uno stress lavorativo che non ha uguali. Non c'è che dire: un vero atto da vigliacchi”.
Alessandra Stivali e Raffaela Megna, della Segreteria Fp Cgil Padova e Giovanni Campolieti e Giovanni Migliorini della Fp Cgil Medici e Dirigenti Sanitari, intervengono a sostegno del personale sanitario padovano, dopo due giornate di continue telefonate e segnalazioni, provenienti dalle strutture sanitarie di un po’ tutta la provincia, dalla Bassa come dall'Alta, di situazioni di caos esasperante causate dall’attacco hacker subito dai sistemi informatici dell’Ulss 6.
“È bene che l'opinione pubblica – dicono i sindacalisti della FP Cgil – sia pienamente informata della situazione che si sta vivendo all’interno dell’Ulss 6 Euganea in queste ore, in particolare nei laboratori, nella diagnostica e nell’analisi tamponi, nei Pronto Soccorsi e in tutto l'apparato amministrativo e tecnico che regge la sanità padovana: è il caos. A Schiavonia, che è un ospedale di terza generazione, quindi completamente informatizzato e non prevede più sistemi manuali, la situazione, se possibile, è ancora peggiore con il risultato di aver reso insostenibile il lavoro per tutte le terapie, procedure e assistenza. Ma in generale, è tutta l'Ulss 6 che è andata in palla: anche negli ospedali di Montagnana e Conselve, anch'essi completamente informatizzati, si vivono profondi disagi, come, del resto in altri nosocomi dove l'informatizzazione era stata implementata, presenti sia nella bassa che nell'alta padovana”
“Ecco perché – spiegano bene i rappresentanti sindacali – invitiamo i cittadini, soprattutto coloro che si rivolgono ai Pronto Soccorsi, ad avere comprensione dei ritardi e degli inevitabili disagi che potranno subire. Il personale sanitario si sta letteralmente facendo in quattro per ovviare alle carenze, stressarlo ulteriormente non fa altro che aggravare la situazione”.
“Un attacco – concludono Stivali, Megna, Campolieti e Migliori – che arriva su un corpo già stremato da quasi due anni di pandemia, a cui alla cronica situazione emergenziale per la mancanza di personale si aggiunge questo ennesimo colpo micidiale. Per affrontare questa situazione chiediamo una convocazione urgente alla Direzione dell'Ulss 6: ci mettiamo a disposizione per recepire e trasmettere alle lavoratrici e lavoratori qualsiasi atto di indirizzo ad affrontare quanto sta succedendo. Accanto a questo, desideriamo però anche avere un quadro dettagliato di cosa sia successo ai sistemi informatici dell’Usl 6, capire esattamente dove sia la falla che ha permesso a gente senza scrupoli di mettere in pericolo la vita di tante persone, aggiungendo all'enorme problema causato dal Coronavirus, anche i danni causati da un virus informatico”.