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Venerdì, 10 dicembre giornata internazionale dei diritti umani: a Padova, Flash Mob davanti alla Prefettura organizzato da #IOACCOLGO

Palma Sergio, Cgil Padova: “Dove sono finit@ le afghane e gli afghani? Non dovevamo salvarl@? E oltre a quello che sta accadendo in Afghanistan, per quanto tempo ancora vogliamo tenere gli occhi chiusi davanti alle tragedie quotidiane che si verificano lungo le rotte utilizzate dai migranti che cercano scampo da guerre e miseria?”

“Basta con l'ipocrisia e il cinismo: serve un’accoglienza che garantisca i richiedenti asilo e ponga fine alla chiusura delle frontiere europee”

La Rete #IOACCOLGO, di cui la CGIL – insieme a tante altre associazioni in prima linea per i diritti delle persone – fa parte, promuove per venerdì 10 dicembre, in occasione della Giornata internazionale per i diritti umani, un'iniziativa nazionale dal titolo: “Dove sono finit@ le afghane e gli afghani? Non dovevamo salvarl@?”. A Padova l'appuntamento è in Piazza Antenore, davanti alla Prefettura, dove si terrà un Flash-Mob a partire dalle ore 16.00 fino alle 17.30.

“Un flash-mob – dichiara Palma Sergio della Segreteria Confederale della Cgil di Padova – che, partendo dal dramma afghano che è scomparso dal dibattito pubblico, vuole richiamare l'attenzione su quanto sta succedendo lungo tutte le frontiere europee: a Calais, lungo la Rotta Balcanica, nel Mar Mediterraneo come sulla frontiera tra Polonia e Bielorussia”.

“Sarà l'occasione – prosegue la sindacalista della Cgil – non solo per celebrare la giornata, ma soprattutto per porre all'Italia e all'Europa delle semplici domande: dopo il boom mediatico di questa estate dove sono finit@ le afghane e gli afghani? Non dovevamo salvarl@? Che fine hanno fatto tutte quelle persone che sono rimaste intrappolate laggiù, compresi tante/i operatrici e operatori umanitarie/i? E soprattutto: cosa sta facendo l'Europa per garantire loro il diritto di asilo?”

“Sono domande che meritano risposte – conclude Palma Sergio – e finché non le otterremo, le nostre iniziative continueranno perché non ci daremo pace finché non si inizieranno a prendere delle iniziative concrete per fermare le stragi che avvengono lungo le rotte seguite dai migranti. Si tratta di donne, uomini, bambini e anziani a cui invece bisogna permettere l'entrata legale in Europa, riformando il sistema che gestisce gli ingressi, a partire dal Regolamento di Dublino, e ripensando al sistema di accoglienza, oggi del tutto inadeguato.  Allo stesso tempo, chiediamo al Governo italiano di consentire il rilascio dei visti di ingresso per motivi umanitari presso le ambasciate dei paesi limitrofi all'Afghanistan e di accelerare e semplificare i ricongiungimenti familiari. C’è bisogno di una accoglienza che garantisca per davvero il diritto di chiedere asilo, che ponga fine alla chiusura delle frontiere europee. È ora di finirla con l’egoismo, l’ipocrisia e il cinismo che circonda questa immane tragedia”.

Si allega locandina dell'iniziativa

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