Le Segreterie Provinciali di FP Cgil Padova, Cisl FP Padova e Rovigo e UIL PA Padova: “Se venissero confermate le indicazioni contenute nella bozza del DCPM di perequazione delle indennità di Amministrazione che prevedono l’esclusione del personale impiegato all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e all’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (ANPAL) dagli aumenti previsti per i dipendenti del Ministero del Lavoro, saremmo di fronte ad una discriminazione inaccettabile contro cui inizieremo un percorso di lotta che culminerà con uno sciopero e una manifestazione nazionale venerdì 4 marzo”
“Le lavoratrici e i lavoratori dell’INL e dell’ANPAL non ci stanno a venire considerati di serie B e a veder costantemente depauperato il proprio lavoro e la propria funzione e pretendono di ricevere le stesse indennità dei loro colleghi e la giusta attenzione ai temi del lavoro”
Prosegue il presidio permanente organizzato dalle lavoratrici e lavoratori aderenti alle Funzioni Pubbliche di Cgil Cisl e Uil e operanti presso l’INL e ANPAL che anche oggi, a partire dalle 10.30 hanno proclamato un’ora di assemblea sindacale davanti alla sede in Piazza de Gasperi. Di fatto, un presidio a cui hanno partecipato le RSU e il personale di queste due agenzie che a seguito dell’armonizzazione delle indennità di Amministrazione, hanno scoperto che saranno esclusi dagli aumenti previsti – da un minimo di 1525 euro lordi fino ad un massimo di 2449 euro a seconda dei livelli cui sono inquadrati – che invece sono previsti per il resto del personale dipendente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Accanto a questo, un altro motivo di irritazione e frustrazione del personale, è che ben 4 degli Obiettivi del Lavoro Sommerso contenuti nel PNRR, risultano privi di finanziamento nel Decreto del MEF del 6 agosto 2021.
“Si tratta – dicono in una nota FP Cgil di Padova, Cisl FP Padova e Rovigo e Uil PA Padova – di una delle tante azioni che metteremo in atto per l’intera settimana o finchè le istanze delle lavoratrici e lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ANPAL non verranno accolte. Nel frattempo hanno anche deciso che non parteciperanno alle giornate di formazione previste dal piano straordinario, non daranno la disponibilità all’uso dei propri mezzi e dei propri cellulari o tablet personali, non parteciperanno a task force, rifiuteranno il lavoro straordinario, serale e notturno. Una protesta che vedrà il suo apice, venerdì 4 marzo quando sarà proclamato lo sciopero nazionale con relativa manifestazione di tutto il personale, cosa che porterà alla chiusura di tutte le sedi dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ANPAL”.
“Non ci stanno – concludono le tre sigle sindacali – a venir trattati come dipendenti di serie B rispetto ai loro colleghi del Ministero e sono stufi della logica del costo zero. Svolgono una funzione estremamente importante: a loro spetta il controllo dell’applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali nei luoghi di lavoro e soprattutto vigilano che vi vengano osservate le norme relative alla sicurezza. Un compito fondamentale se vogliamo fermare quell'autentica ma silenziosa strage di lavoratrici e lavoratori che quotidianamente prosegue alla media di tre vittime al giorno. Eppure sono perennemente sotto dimensionati e costretti a lavorare in condizioni già difficili in tempi normali, figurarsi in una pandemia che dura da due anni che non ha fatto che aumentare i loro già carichi impegni lavorativi. Sono stanchi e arrabbiati e stavolta hanno deciso di non accontentarsi di parole e promesse. Pretendono rispetto e vogliono venga riparato il torto che hanno subito. E non si fermeranno fino all’ottenimento del risultato”.