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CAAF CGIL PADOVA: “BONUS CARO BOLLETTE PER ALMENO 217 MILA PADOVANI”. MARTURANO: “SERVONO MISURE STRUTTURALI”

Bonus una tantum. Caaf Cgil Padova: “Coinvolti, tra pensionati e dipendenti, 217 mila padovani”

Aldo Marturano, Segretario Generale Cgil Padova: “Provvedimenti nella giusta direzione ma insufficienti: servono misure strutturali”

 

Prima pagina de il Mattino di Padova dedicata agli effetti nel padovano degli aiuti destinati a pensionati e lavoratori dipendenti, annunciati ieri dal Governo Draghi e che secondo i dati forniti dal Caaf Cgil Padova, riguarderanno almeno 217 mila padovani.

Si tratta di dati elaborati sulla base della platea di pensionati e lavoratori che si rivolgono al servizio fiscale della Cgil padovana per adempiere ai propri doveri fiscali. Dice Lisa Contegiacomo, AD del Caaf Cgil Padova: «Nella nostra platea di soggetti dichiaranti contiamo 20.880 pensionati (43%) che hanno diritto e 3.951 (16%) che hanno più di 35 mila euro; rispetto ai dipendenti invece sono 22.460 (47%) quelli che hanno diritto al contributo e 2.237 (9%) quelli over 35 mila euro. Dunque il 90% dei nostri assistiti - tra lavoratori e pensionati - avrebbe diritto al bonus. Tuttavia per l'85% i 200 euro non sono un aiuto reale perché non portano i redditi bassi alle cifre di quelli alti».

Conferma questa analisi il Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano:

«Abbiamo intrapreso la direzione giusta, ma non è ancora abbastanza. Da una parte il Governo ha recepito il nostro confronto, anche quando è stato duro, come con lo sciopero del 16 dicembre scorso: ha infatti raddoppiato le risorse ed ha alzato la tassazione extra-profitto delle imprese energetiche dal 10% al 25%. Ma non è abbastanza perché non è un provvedimento strutturale, ma una tantum. Dunque non risolve la questione iniziale: l'85% dei pensionati e dei lavoratori ha bisogno di aiuti a lungo termine. A far paura è l'inflazione che incide sui redditi e sul potere di acquisto delle famiglie. Il rischio è che questa situazione sfoci in recessione: quando cioè si decide cosa comprare tra beni primari. L'abbiamo detto e lo ripetiamo, bisogna aumentare i salari, basta con l'idea che questo metta in difficoltà le imprese perché l'alternativa è che si blocchi l'economia. La verità è che l'inflazione pesa il doppio sui poveri, dove la mediana che lambisce lo stato di povertà è fissata sotto gli 11.500 euro, ovvero il 60% della retribuzione media che si attesta sui 19.100 euro».

Un’analisi, quella fornita dal servizio fiscale di Via Longhin, la cui serietà trova l’avvallo anche da parte del direttore regionale dell’Inps, Antonio Pone, secondo cui i Caf “sono un termometro importante”: «In ogni caso la proiezione della Cgil, che vanta un Caf ben strutturato, è ragionevole e potrebbe anche essere sottostimata».

Via Longhin, 117 Padova Tel. 049-8944211 - Fax 049-8944213 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. PEC : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per il Caaf chiamare il Centro Unico di Prenotazione tel. 0497808208


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