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Scontro Filcams Cgil vs Upa Confartigianato: altre 7 sentenze a favore dei lavoratori

Filcams Cgil: “Ancora una volta, il Tribunale del Lavoro, ci dà pienamente ragione e conferma quel che abbiamo sempre detto: l'abolizione del cosiddetto “superminimo non assorbile”, che incideva pesantemente sulle buste paga dei lavoratori, era illegittimo”

“A fronte di più sentenze a noi favorevoli, emanate da Giudici diversi, le ragioni dei lavoratori ne escono ulteriormente rafforzate”

"La controversia riguarda la legittimità della revoca della corresponsione del “superminimo non assorbile”, operata dalla datrice di lavoro Upa Servizi spa sulla base della disdetta dell’accordo collettivo di salvaguardia 28.04.1997 e del contratto collettivo integrativo aziendale 4.03.2010.  Ritiene questo Tribunale che tale revoca sia illegittima”.

È con queste parole, ripetute in tre sentenze diverse riguardanti tutte la controversia legale che ha visto Upa e Confartigianato, da una parte, e lavoratori e Filcams Cgil, dall'altra che il Giudice del Lavoro Roberto Beghini, appena trasferitosi da Trento, ha dato torto ai primi e ragione ai secondi.

Tre sentenze riguardanti 7 decreti ingiuntivi, che ripetono quanto già avvenuto sul finire di maggio, per altri 23 decreti. Un contrasto finito sul tavolo del Tribunale del Lavoro di Padova che si trascina da anni, vale a dire da quando i primi, cioè Upa, hanno deciso unilateralmente di togliere il cosiddetto “minimo non assorbibile” dalla busta paga dei secondi, cioè i lavoratori, trovando la loro netta opposizione. Una condotta che aveva portato a tutta una serie di decreti ingiuntivi che imponeva a Upa di ritornare su suoi passi, contro cui però l’associazione degli artigiani si era testardamente opposta. Ora per altri 7 lavoratori, la sentenza che vanifica quell’opposizione e costringe Upa a versare quel che spetta loro, nonché al pagamento delle spese legali, accessori di legge e spese generali.

“Non possiamo che continuare ad essere soddisfatti – commenta Francesco Gagliardi della Filcams Cgil di Padova – ma come nelle precedenti volte non possiamo che ripetere la stessa cosa: era un risultato atteso su cui non nutrivamo dubbi. Ringraziamo l’avvocata Alice Vettore e l'avvocato Giancarlo Moro che hanno seguito puntualmente la causa, esprimiamo soddisfazione ed orgoglio per i lavoratori che hanno voluto difendere la loro dignità e non vedere calpestati i loro diritti, peraltro vedendosi ridotta significativamente la busta paga per una decisione illegittima e arbitraria”.

“Ci conforta inoltre – prosegue il sindacalista della Filcams Cgil di Padova – che il giudice abbia anche già allegato le motivazioni alle sentenze. Sempre dallo stesso giudice siamo in attesa di altre sentenze e francamente, trattando tutte la medesima vicenda che ha condotto a queste sentenze, non vediamo perché dovrebbero concludersi con un esito diverso. E siamo anche in attesa delle motivazioni da parte della Giudice Silvia Rigon riguardanti i precedenti procedimenti legali, conclusi anche quelli nella stessa maniera. Ci sembra evidente che, a fronte di più sentenze a noi favorevoli, provenienti da due Giudici diversi, le ragioni dei lavoratori ne escano ulteriormente rafforzate”.

“Alla luce di questo – conclude Gagliardi – non possiamo che rinnovare ad Upa la nostra disponibilità ad incontrarli, come abbiamo sempre fatto fin dall'inizio di questa vicenda, tanto ci pareva privo di qualsiasi appiglio giuridico il loro comportamento. Speriamo che dopo queste ulteriori sentenze che ci danno ragione, riflettano e si comportino di conseguenza”.

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