Dopo la notizia della richiesta di ulteriori 13 settimane di cassa integrazione ordinaria e a seguito della continuazione del presidio portato avanti dai 30 dipendenti dello stabilimento ArcelorMittal di Legnaro, è stato fissato per domani nel primo pomeriggio un incontro fra i rappresentanti della proprietà, la RSU e la Fiom Cgil di Padova.
Questo incontro precede di 24 ore l’incontro che si terrà al Ministero durante il quale l’amministratore delegato della multinazionale dovrà presentare il piano industriale con le proposte per il futuro dei vari siti presenti sul territorio nazionale.
Attualmente, per il sito di Legnaro sono previste 18 settimane di cassa integrazione tra richieste di cassa integrazione per Covid-19 e richieste di cassa integrazione ordinaria. Di conseguenza il sito dovrebbe riprendere la normale attività verso ottobre. Ma anche questa prospettiva è tutto fuorché sicura, viste le premesse e le posizioni della società e l’incertezza che domina tutta la vicenda da quando è stata acquisita l’Ex Ilva.
Le lavoratrici e i lavoratori non hanno intenzione di cedere e continueranno il presidio fino a quando sarà necessario.
Nello stabilimento ArcelorMittal di Legnaro la produzione è stata totalmente ferma da oltre 15 giorni e i lavoratori sono stati messi in cassa integrazione a zero ore.
“Le lavoratrici e i lavoratori di Legnaro attendono risoluti e impazienti l’incontro di domani per poter sapere cosa la proprietà ha in mente per loro. Come Fiom speriamo che non vengano a raccontare storielle e che verranno fatte proposte davvero concrete che tengano in considerazione la dignità e le competenze di questi lavoratori.” ha dichiarato oggi Loris Scarpa, segretario generale della Fiom Cgil di Padova.
Padova, 3/06/2020