Conferenza stampa ieri presso la Scuola Edile di Padova dei segretari generali di Fillea Cgil Veneto, Francesco Andrisani, e Feneal Uil Veneto, Pietro De Gennaro (presente anche Emilio Viafora del Sunia Cgil Veneto) che hanno illustrato le ragioni che porteranno centinaia di lavoratrici e lavoratori edili della nostra Regione a partecipare alla manifestazione nazionale “Fai la cosa buona!” in Piazza Astengo a Torino (una delle 5 che si terranno in tutto il suolo nazionale) per protestare, in particolar modo, contro le scelte del governo sui bonus edili e sul codice degli appalti che rischiano di mettere in pericolo 14 mila posti di lavoro in Veneto per 1 milione e 850 mila euro di crediti incagliati.
“Le scelte del governo su bonus edili e codice appalti – hanno spiegato i due sindacalisti – metteranno a rischio, secondo le nostre stime, circa 100.000 posti di lavoro in tutta Italia, 14.000 solo nel Veneto, a cui si aggiungono quasi 2 milioni di euro di crediti incagliati nella regione. Queste condizioni sono solo la punta dell'iceberg, ma sono più che sufficienti perché il sindacato si mobiliti: per questo parteciperemo alla mobilitazione nazionale a cui abbiamo dato il titolo "Fai la cosa buona"”.
“L'Europa chiede un efficientamento energetico – proseguono Fillea Cgil e Feneal Uil – ma il nostro Governo fa più di un passo indietro. Incurante che l'edilizia nel 2021 ha registrato nella nostra regione una ripresa del 17% delle ore lavorative rispetto al 2020 e un più 11% rispetto al 2019. E le previsioni per il 2022 sono di una crescita ancora a doppia cifra”.
“La nuova norma – hanno concluso i rappresentanti sindacali – metterà in serie condizioni di difficoltà intere fette della nostra popolazione che non avendo capienza fiscale non potranno beneficiare di questi bonus: stiamo parlando di 8 milioni di italiani. Crediamo, per questo, che ci sia un serio problema di equità sociale come anche di sostenibilità ambientale: questi bonus servono a rendere più sostenibili i nostri edifici e se non mettiamo i cittadini nelle condizioni di farlo, anche quelli che non se lo possono permettere, non potremo rispettare gli standard, sempre più stringenti, europei”.
La materia è multidisciplinare perché attraversa diversi ambiti : ambiente, emergenza abitativa, urbanizzazione, lavoro. Per questo, con i sindacati confederali degli edili sono della partita, oltre al Sunia Cgil Veneto, anche diverse associazioni, a partire da Legambiente e UDU. Proprio quest’ultimi nel pomeriggio, hanno effettuato, insieme alla Fillea Cgil Padova, un sit-in sotto i condomini ex Inps di via Palestro, proprio per riportare nel dibattito pubblico l’emergenza abitativa che sta colpendo, oltre alle famiglie residenti, anche gli studenti fuori sede. Un flash modo, che si svolto in simultanea in altre 4 città italiane e che ha visto la coesa partecipazione sotto lo stesso slogan “non scherzate con il nostro futuro” della Fillea Cgil di Padova: “Investire sulle case, sull’edilizia residenziale, significa investire sui giovani, sugli studenti e in definitiva sulla società – ha detto Antonio Alaia, della Fillea Cgil Padova – e le politiche abitative del governo, e non solo, sacrificano le residenze universitarie pubbliche e le abitazioni affittate agli studenti che solitamente si trovano nelle peggiori classi energetiche con la conseguenza di dover pagare bollette salatissime a causa dell’elevato dispendio energetico”.
Sul sito www.failacosabuona.org è possibile trovare tutti i materiali della campagna: le ragioni della protesta e la piattaforma con le proposte del sindacato, le adesioni, tutti i materiali di propaganda e i programmi dettagliati degli eventi in programma per il primo aprile.
Il servizio di TVA Vicenza (e andato in onda anche su Telechiara) relativo alla conferenza stampa di ieri