Marian Bratu ci ha lasciati, dopo 7 mesi di incessante lotta per la vita ieri non ce l’ha fatta.
Il 13 maggio 2018 nello stabilimento delle Acciaierie Venete in Riviera Francia a Padova Marian era stato investito dall’ondata di calore provocata dalla caduta della siviera piena di materiale incandescente. Assieme a lui era rimasto coinvolto anche l’operaio Sergiu Todita, deceduto il 6 giugno 2018, a causa delle gravissime ustioni riportate.
Il nostro primo pensiero va alla sua famiglia che in tutti questi mesi gli è sempre stata accanto, ogni giorno con tutta la forza e la fiducia che Marian ce l’avrebbe fatta. Non possiamo non esprimere la nostra vicinanza come Fiom Fim Uilm anche ai compagni di Marian alle Acciaerie Venete, coloro con i quali ha condiviso lavoro e quotidianità per tanti anni e che speravano di poterlo rivedere presto.
Il 16 novembre Marian aveva compiuto 44 anni i colleghi avevano voluto essergli vicino anche in ospedale. La speranza è sempre stata nel cuore di tutti, speranza che ieri ha dovuto cessare per sempre per far posto ad una cupa rassegnazione.
Ma questa morte, come quella di Sergiu e come quella di ogni morto sul lavoro, non può e non deve essere vana! La sicurezza e l’organizzazione del lavoro devono mettere al primo posto le persone, i lavoratori e non il profitto e l’ottimizzazione dei tempi.
Le responsabilità di quello che è accaduto in Riviera Francia devono essere accertate per rispetto nei confronti delle famiglie e di tutti i lavoratori.
Tutto il sindacato è e sarà vicino ai famigliari in questo triste momento e il loro sacrificio non sarà dimenticato.
Questo è un colpo per tutti i lavoratori, non solo per quelli di Acciaierie Venete. È una notizia che lascia tutti atterriti e che chiude un anno tragico dal punto di vista delle morti sul lavoro nella nostra regione e sul territorio nazionale. Un triste primato quello del Veneto con oltre 60 vittime che non può non essere affrontato con la dovuta attenzione e serietà.
Quando muore un lavoratore, quando muore un operaio è una sconfitta per l’intera società e non possiamo né dobbiamo rimanere indifferenti davanti a tragedie di tal fatta. È necessario ribadire in maniera sempre più forte che la vita dei lavoratori deve essere l’assoluta priorità in ogni luogo di lavoro del nostro Paese.
Fiom-Cgil Padova, Fim Cisl Padova e Rovigo, Uilm Padova
Padova, 27 dicembre 2018