Telerete: sciopero e presidio oggi davanti Palazzo Moroni, il sindaco Giordani si impegna a parlare con la nuova proprietà
Erano tanti, questa mattina, i lavoratori di Telerete che si sono riuniti in presidio sotto il municipio di Padova a termine di un corteo che li ha portati da piazza Eremitani fino al centro della città. Questo è il loro terzo giorno di sciopero, che ha avuto oltre il 90% di adesioni, dopo le prime due giornate del 30 e del 31 ottobre, per protestare contro il licenziamento di 12 colleghe e colleghi, licenziamento comunicato il 26 ottobre ed effettivo dal 31 ottobre con il mancato rinnovo di 7 fra questi lavoratori e lavoratrici.
La Ge.fi.l. che detiene la proprietà di Telerete da giugno scorso, ha informato i lavoratori l'intenzione di non procedere la conferma dei colleghi, nonostante il valore e l'alta professionalità riconosciuti. Tale scelta sarebbe riconducibile ad una situazione economica non favorevole dovuta ai costi di affitto dell'immobile e alla mancata conferma di commesse, anche se i 12 lavoratori si occupavano direttamente di un cliente che è tuttora in gestione a Telerete. Durante gli incontri tenutisi nel corso del 2017 e del 2018 con l'amministratore delegato, il presidente di APS Holding e il sindaco di Padova era stato più volte ribadito che la loro priorità sarebbe stata la tutela del personale di Telerete che, peraltro, pareva assicurato da un accordo sindacale inserito nel contratto di vendita, ritenuto vincolante fini della stessa transazione.
A questo proposito il sindaco di Padova Sergio Giordani questa mattina è sceso dai lavoratori e dalle lavoratrici riuniti sotto il Palazzo di Città per parlare della situazione e ha preso l’impegno di contattare la nuova proprietà e di far avere al più presto una risposta sul futuro dei lavoratori e dell’azienda.
Gianluca Badoer della Fiom Cgil di Padova alla fine della giornata di sciopero ha dichiarato: “I lavoratori di Telerete sono consapevoli della legittimità delle intenzioni della nuova proprietà, ma non sono disposti ad accettare che i colleghi e le colleghe perdano il lavoro con motivazioni che non sono certamente imputabili ai lavoratori stessi e ai quali si vuole comunque far pagare il prezzo della difficoltà economica in cui i trova l’azienda. Come Fiom, unitariamente alla RSU e a tutti i lavoratori abbiamo intenzione di continuare a scioperare fino a che sarà necessario. Il Sindaco oggi si è impegnato a prendere in considerazione la questione e aspettiamo da lui una risposta sulla sua intermediazione con la nuova proprietà. Se non dovesse esserci risposta o se la risposta sarà negativa continueremo a batterci per il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici licenziati a fine ottobre.”
Padova, 6 novembre 2018