Dopo un mese che ha visto il sindacato metalmeccanico impegnato in più di 2.000 ore di assemblee su 855 aziende sul territorio Veneto, con il 97% di voti favorevoli su oltre 48.000 votanti, i metalmeccanici veneti danno mandato a Fim Fiom Uilm di presentare la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dell’Industria, contratto che si applica a circa 1 milione 400 mila lavoratori in Italia, di cui 165.000 in Veneto.
Questo rinnovo contrattuale rappresenta un’occasione importante per rilancio del lavoro industriale a partire dal settore metalmeccanico.
I dati macroeconomici del 2017 e 2018 sono stati positivi e hanno dato un impulso al settore, grazie a investimenti che hanno riguardato il ciclo produttivo e l’organizzazione del lavoro. Molte di queste trasformazioni sono avvenute grazie al coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori attraverso la contrattazione aziendale. Il settore industriale del Veneto ha goduto in particolare della crescita dell’export.
Il 2019 sta mostrando però un rallentamento preoccupante su tutto il settore metalmeccanico. In particolare nella siderurgia (conseguenza anche dell’introduzione dei dazi negli Stati Uniti) e nell’automotive (crollo del mercato tedesco). Anche il settore del termomeccanico (in Veneto 65.000 addetti complessivi) necessita di una particolare attenzione, in vista di un utilizzo sempre più ridotto di fonti energetiche derivanti dal carbon fossile con effetti sulla produzione dei prodotti per il benessere climatico.
Per questo sono necessarie politiche economiche e industriali diverse rispetto alle vetuste ricette di austerità che, come evidente, oltre che peggiorare le condizioni dei lavoratori, non hanno prodotto il rilancio del paese.
In questo quadro si inserisce la piattaforma dei metalmeccanici nel quale si pone l’attenzione sulla necessità di un nuovo inquadramento professionale che permetta di stare al passo con i veloci cambiamenti del mercato del lavoro, la conferma del diritto alla formazione obbligatoria per tutti i lavoratori, l’attenzione alla salute e sicurezza e una richiesta salariale che permetta di recuperare quanto non redistribuito a livello aziendale in questo ultimo triennio.
FIM -CISL FIOM-CGIL UILM-UIL
Massimiliano Nobis Antonio Silvestri Carlo Biasin
335-7269870 3481302919 348-8380043
15/10/2019