Flai Cgil Padova: “La ripresa delle trattative determinata dalla riuscita dello sciopero e della mobilitazione dello scorso 1° luglio. L’auspicio è che stavolta il negoziato si concluda rapidamente e che le richieste economiche da noi avanzate vengano esaudite positivamente”
“È con cauta soddisfazione che comunichiamo che AGCI, Confcooperative e Legacoop ci hanno proposto un incontro, a livello nazionale, per il prossimo 9 luglio, allo scopo di riprendere le trattative per il rinnovo del CCNL Cooperative e Consorzi Agricoli, bruscamente sospese circa tre settimane fa. Alla luce di questa convocazione, è stato deciso di sospendere momentaneamente lo stato di agitazione, con il blocco degli straordinari e delle flessibilità, in attesa dei risultati che si otterranno con la ripresa del confronto”.
È così che il Segretario Generale della Flai Cgil Padova, Giovanni Acco, annuncia la riapertura di un tavolo di trattative per il rinnovo del CCNL Cooperative e Consorzi Agricoli, scaduto a fine 2023, dopo che lo scorso 13 giugno queste si erano interrotte per l’indisponibilità delle parti datoriali a concedere quegli aumenti salariali richiesti dai sindacati confederali e che servivano a compensare la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni di lavoratrici e lavoratori del settore, fortemente eroso dall’alta inflazione di questi ultimi anni.
“Questo – aggiunge il Segretario Generale della Flai Cgil Padova, – è un risultato dovuto alla riuscita dello sciopero e delle mobilitazioni dello scorso 1° luglio che anche nella nostra provincia hanno visto una grossa adesione e un’ottima partecipazione anche al presidio organizzato, fin dalle prime luci dell’alba, davanti alla Società Cooperativa Agricola Ortoromi di Borgoricco dove hanno scioperato il 70% dei dipendenti. Va quindi dato merito a quelle lavoratrici e lavoratori che in nome della propria dignità hanno deciso di combattere questa battaglia dando prova di determinazione e unità. Non è mai piacevole dover rinunciare ad una giornata di stipendio ma alle volte è l’unica strada per ottenere il rispetto dei propri diritti e costringere le parti datoriali a risedersi ad un tavolo di trattative, come successo in questa occasione”.
“L’auspicio – conclude Giovanni Acco – è che questa volta il negoziato proceda spedito verso una soluzione positiva che vada incontro agli aumenti salariali da noi richiesti per quelle lavoratrici e lavoratori che svolgono un duro lavoro in un settore che, sottolineiamo, è fondamentale per la vita del Paese”.