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Nascita figlia di Belen Rodriguez. La denuncia dei sindacati «Un intero reparto bloccato per tutelare la privacy di Belen»

Oltre che alle normali e giuste felicitazioni, ha destato anche delle polemiche – e pare che siamo solo all’inizio – la notizia del parto di Belen Rodriguez, la celebre showgirl argentina, che ha recentemente dato alla luce la piccola Luna Marì presso la Clinica Ostetrica dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Il motivo? La chiusura di un’intera ala dell’ospedale per proteggere la privacy della famosa paziente.

“Abbiamo avuto diverse segnalazioni a proposito – dice Alessandra Stivali, Segretaria Provinciale della FP Cgil di Padova sul Mattino di Padova – che ci hanno riferito dell’organizzazione di una vera e propria macchina per tutelare la privacy di una celebrità che ha scelto Padova per partorire. Ci risulta che un'ala del terzo piano, dov'era ricoverata Belen, sia stata chiusa e riorganizzata. Quello che noi pensiamo però è che si tratta pur sempre di un ospedale pubblico, dove il personale è stato costretto a spendere energie per riorganizzare un intero piano oltre che per contenere la presenza di paparazzi e via dicendo. Insomma per delle necessità specifiche non giustificabili». Un fatto che pesa ancora di più sostiene la Cgil (ma anche gli altri sindacati come Cisl e Uil) a fronte di stipendi non adeguati del personale sanitario, che rimangono infatti tra i più bassi del Veneto.

Sempre sul Mattino di oggi, dice infatti Luigi Spada della Uil FPL: “Visto che siamo diventati un ospedale vip, un polo attrattivo a tutti gli effetti, è arrivato il momento di aumentare gli stipendi dei lavoratori che contribuiscono a creare questa eccellenza. Questa maestranza eccezionale va riconosciuta, non può essere la più sottopagata di tutta Italia” e aggiunge Fabio Turato della FP Cisl “Credo che al di là di tutto, il fatto che Belen sia venuta a partorire qua sia positivo in quanto porta l'ospedale di Padova sulle cronache nazionali per un servizio di grande qualità. Non dobbiamo però dimenticare che questa grande qualità è legata a stipendi molto bassi”.

Insomma: Tutti concordi, dunque, nel dire che il parto di una persona famosa, come Belen Rodriguez, sia stato un modo per riconoscere ancora una volta l'eccellenza dell'ospedale di Padova, ma tutti concordi anche nel ribadire la necessità di adeguare gli stipendi: “Questa è una battaglia che come sindacati stiamo portando avanti tutti insieme, perché una realtà d'altissimo livello come quella padovana non venga così penalizzata” concludono i sindacalisti.

In allegato l’articolo de Il Mattino sulla vicenda

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