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Lavoro in somministrazione, interrotto il tavolo per il rinnovo del contratto: 67.375 lavoratori veneti senza risposte

Oggi, lunedì 11 dicembre, si è svolto presso la Cgil di Venezia il primo attivo unitario interregionale (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino e Alto Adige) delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione, con l’obiettivo di discutere del mancato rinnovo del contratto e delle prossime azioni da intraprendere.

L’interruzione della trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale del lavoro in somministrazione, decisa unilateralmente da Assolavoro, colpisce di fatto quasi 70.000 lavoratrici e lavoratori in Veneto (oltre 500.000 persone su tutto il territorio nazionale).

Dopo 16 mesi di incontri, confronti e approfondimenti, l’associazione datoriale ha bloccato le trattative dimostrando la totale mancanza di volontà nel risolvere alcuni nodi cruciali evidenziati dalla piattaforma proposta dalle tre sigle sindacali.

“Chiediamo di ripartire con la trattiva per vedere tutelate le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione, sempre più presenti nel mercato del lavoro – spiega Rossana Careddu, Coordinatrice Nidl Cgil Veneto. Un mercato del lavoro parcellizzato, precario e frammentato che ha sempre più bisogno di tutele. Questo attivo di delegate e delegati precede quello che sarà un percorso assembleare che si snoderà nel mese di gennaio all’interno di tutte le realtà aziendali presenti nelle tre regioni, e che porterà a un attivo nazionale che si svolgerà a fine gennaio a Roma. Se la trattativa non si sbloccherà non escludiamo nessuno strumento di lotta, compreso lo sciopero”.

“Questa mattina abbiamo avuto l’occasione di ribadire che va data maggior importanza e più riconoscimento e tutele a chi lavora in somministrazione, cioè a chi lavora con le Agenzie per il lavoro – interviene Giovanni Battista Possamai, Segretario generale Felsa Cisl Veneto - Parliamo di lavoratori che sono presenti in molte aziende del triveneto, soprattutto quelle principali e di particolare valore, compresa la pubblica amministrazione. Non è più accettabile che nel 2023 manchino tutele di base come per esempio maternità, malattia o infortunio: deve essere garantita la parità di trattamento rispetto a chi è assunto direttamente dall’azienda”.

“Tra le proposte che abbiamo portato al tavolo di trattativa ci sono l’aumento dell’indennità di disponibilità e l’introduzione dello scatto per anzianità di lavoro, che non viene riconosciuto ai lavoratori in  somministrazione – spiega Maria Iorfida, Segretaria generale Uil Temp Veneto - Come non viene rispettato mai il preavviso di 5 giorni per la proroga: i lavoratori vengono avvertiti solo l’ultimo giorno di lavoro se resteranno oppure no. Tutte proposte che non sono state prese in considerazione a causa dell’interruzione del tavolo delle trattative. Faremo in modo che tutti uniti si possa andare avanti e far sì che le richieste vengano accolte”.

Dati lavoro in somministrazione:

Veneto: 67.375 occupati con contratti in somministrazione (dati Veneto lavoro relativi al secondo trimestre del 2023)

Province venete (dati Veneto lavoro relativi al secondo trimestre del 2023)

Venezia 16045

Belluno 2675

Padova 10160

Rovigo 1285

Treviso 12415

Vicenza 12545

Verona 12250

Friuli Venezia Giulia: 19.584 (dati Inail relativi al terzo trimestre 2022)

Trentino e Alto Adige: 6615 (dati Inail relativi al terzo trimestre 2022)

Il servizio di Antenna 3 sul primo attivo interregionale (Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige) dei lavoratori in somministrazione 

Via Longhin, 117 Padova Tel. 049-8944211 - Fax 049-8944213 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. PEC : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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