Guerra in Ucraina: il 23 luglio mobilitazione nazionale per la Pace – Campagna Europe For Peace. A Padova sit-in, dalle 17.30 alle 19.00, davanti a Palazzo Moroni con le realtà laiche e religiose di Uniti Per la Pace Padova ed il Comune di Padova
Prima il via libera all’esposizione di uno striscione davanti al Palazzo della Gran Guardia, in Piazza dei Signori, con il logo di Europe for Peace per la cessazione del conflitto in Ucraina, poi la totale adesione e partecipazione al sit-in promosso dalle tante associazioni, laiche e religiose, che si riconoscono nella sigla “Uniti per la Pace Padova” che si terrà sabato 23 luglio, dalle 17.30 alle 19.00, sul Liston davanti a Palazzo Moroni con la presenza del Comune di Padova. È così che il Comune di Padova ha aderito all’appello di Europe for Peace – in cui si riconosce un’ampia coalizione di reti, movimenti, associazioni, sindacati ecc. – e alle sue parole d’ordine “Tacciano le armi, negoziato subito!". Verso una conferenza internazionale di pace".
“Il 23 luglio – dicono i promotori dell’iniziativa - conteremo il 150° giorno di guerra in Ucraina e non se ne vede la fine. Il disastro è globale: colpisce tutti, dal popolo ucraino alle condizioni di vita della popolazione mondiale. La Fao ci informa che solo per l’anno in corso avremo oltre 50 milioni di nuovi poveri. Il Segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato che abbiamo superato il “rischio zero” di una guerra nucleare e la cosa non può non farci rendere conto che il momento è drammaticamente eccezionale”
L’iniziativa
“Come Uniti per la Pace Padova – fanno sapere gli organizzatori – durante il sit-in daremo voce alla campagna di Europe For Peace con la lettura dell’appello “TACCIANO LE ARMI, NEGOZIATO SUBITO” che ha l’obiettivo di arrivare ad una conferenza internazionale che metta in sicurezza la Pace anche per il futuro. Nel corso del sit-in avremo modo di riflettere sulla situazione attuale e su cosa può fare ognuno di noi per la Pace. Uno stimolo che avrà il contributo dell’intervento del Professor Marco Mascia, del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova. Cercheremo di dare voce alla campagna Europe For Peace in tutti i modi consentiti, anche attraverso l’azione di musica circolare e body percussion con Daniele Pinato. Questi momenti e modalità serviranno a sottolineare che è la Pace che tiene unite le persone e i popoli. E noi, Uniti per la Pace, in piccolo ne siamo un esempio: è la Pace che ci tiene uniti e non è poca cosa”.
La scelta senza ambiguità del Comune di Padova
"Padova città della Pace – dice Francesca Benciolini, Assessora alla Pace, diritti umani e cooperazione internazionale del Comune di Padova – sostiene con forza l'iniziativa locale e la campagna nazionale ed europea Europe for Peace: dopo 5 mesi di guerra non ne vediamo la fine e ci sembra che gli sforzi per richiedere e perseguire la pace con azioni diplomatiche non si siano sviluppate in modo sufficiente da indicare una direzione per l'attenuarsi del conflitto. Sono tantissime le persone di Padova che si sono attivate in questi 150 giorni per supportare, accogliere, accompagnare la popolazione ucraina al sicuro, fuori dai territori di guerra che, ricordiamolo, sono per lo più le città. Anche la nostra amministrazione ha organizzato e continua a realizzare supporto logistico e iniziative solidali affinché chi arrivi abbia punti di riferimento e per supportare chi è rimasto in Ucraina o è rifugiato nei paesi limitrofi. Accanto a questo resta urgente la richiesta per la ricerca di soluzioni concrete e per l’avvio di negoziati che abbiano come obiettivo non tanto e non solo gli interessi economici degli Stati ma anche e soprattutto il benessere delle persone"
Cosa chiediamo
“Per questo motivo – dicono gli organizzatori “Uniti per la Pace Padova”– il 23 luglio si tornerà in piazza, a Padova come in tantissime città italiane, con la campagna di Europe for Peace il cui obiettivo è quello di costruire un piano di interventi europeo in direzione della Pace, attraverso il lavoro comune di una grande alleanza della società civile europea, composta da reti, movimenti, sindacati, soggetti sociali e religiosi, forze progressiste e democratiche europee, a cui si aggiungono anche le Amministrazioni Cittadine, che si riconoscono in cinque punti che riteniamo fondamentali”.
“Il primo – proseguono – è la netta condanna dell’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina e la difesa della sua indipendenza e sovranità, insieme alla piena affermazione dei diritti umani delle minoranze e di tutti i gruppi linguistici presenti in Ucraina. Il secondo punto riguarda la solidarietà sia alla popolazione ucraina che ai pacifisti russi che si oppongono alla guerra e con gli obiettori di coscienza di entrambi i Paesi. Seguono il rilancio della richiesta di un cessate il fuoco per l’avvio di un immediato negoziato organizzato dalle Nazioni Unite, l’impegno per una de-escalation militare come premessa dell’iniziativa diplomatica e, infine, la costruzione di un sistema di sicurezza condivisa in Europa, dall’Atlantico agli Urali, fondato sulla cooperazione e il disarmo per un futuro comune”.
“La popolazione italiana – concludono Uniti per la Pace Padova (CGIL, CISL, UIL, Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale, ACLI, ARCI, ANPI, Comunità Etniche Cattoliche, Azione Cattolica, Associazione per la Pace, Beati i Costruttori di Pace, Movimento dei Focolari, Legambiente, Rete Studenti Medi, UDU, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Donne in Nero, MIR, Libera)– è in larga parte contraria al coinvolgimento italiano nella guerra e chiede che si facciano passi concreti da parte del nostro Paese e dell’Unione Europea perché sia ripresa con urgenza la strada dei negoziati. Si tratta di un sentimento sia trasversale che maggioritario nel paese, anche se poco rappresentato in Parlamento. Crediamo occorra dargli voce, per questo chiediamo a tutti di aderire e di venire davanti al Municipio alle 5 della sera di sabato 23 luglio”.
Uniti per la Pace Padova
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