Articolo su il Mattino di Padova di oggi sul rischio, decisamente concreto, del ricorso alla Cassa Integrazione per i dipendenti delle aziende del settore metalmeccanico, in particolare quelle siderurgiche e plastiche. Una misura che rischia di coinvolgere circa 2500 lavoratori da qui alla fine dell’anno e presa dalle aziende a seguito dello stop della produzione diventata antieconomica a causa dell’esplosione del prezzo dei costi energetici, addirittura destinati ancora ad aumentare secondo l’opinione degli esperti.
Sulla questione è intervenuto anche il segretario generale della Cgil, Aldo Marturano, esprimendo le proprie preoccupazioni: “Le aziende producono meno per i costi, i lavoratori guadagnano meno perché si ricorre alla cassa integrazione, ma i dipendenti sono anche i consumatori che non comprano, o comprano meno, perché l'inflazione ha superato l'8%. Alcune famiglie si chiedono come pagheranno la rata del mutuo e le bollette impazzite ed è alto il rischio di crisi sociale”.
“ L'autunno – prosegue Marturano – rischia di essere rovente in un contesto di lavoro sempre più povero. L'austerity di cui si parla si riferisce ad un contesto di crisi senza precedenti. Tuttavia c'è chi in questa situazione ci sta guadagnando: le aziende che stanno facendo extra profitti andrebbero tassate perché è un guadagno indebito”.
“La verità – conclude il Segretario Generale della Cgil di Padova – è che dovrebbero ridistribuire quelle ricchezze. Altro che incostituzionalità: le risorse dovrebbero servire a calmierare le spese e aiutare imprese, lavoratori e famiglie. Siamo alla vigilia di un cortocircuito che rischia di provocare rischi senza precedenti. Serve intervenire subito, senza aspettare le elezioni”.