Niente da fare. Non è andato a buon fine il tentativo di conciliazione in Prefettura sul previsto trasferimento dell'ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate di Cittadella a Padova. A confrontarsi ieri i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil PA, FLP Agenzie fiscali, Adl Cobas e Usb e i direttori provinciale e regionale dell’Agenzia delle Entrate, Rodolfo Saraco e Sara Trevisanato, in un incontro conclusosi con una fumata nera. Anzi nerissima.
“Siamo di fronte – interviene Maurizio Galletto, il Funzionario della FP Cgil di Padova che sta seguendo la vertenza – a un muro di gomma da parte della Direzione Regionale e Provinciale che non ci aspettavamo. In 12 anni non sono riusciti a trovare una soluzione reale per la sede della città murata, forse questa situazione temporanea diventerà definitiva in perfetto stile italico?”
“In attesa di riportare l'ufficio a Cittadella – prosegue Galletto – abbiamo chiesto una maggiore flessibilità per i lavoratori e un'apertura vera sullo smart working. Qualche spiraglio sulla flessibilità si è aperto, ma sullo smart working è arrivato un secco no. A questo punto è lecito il sospetto che dietro a questo atteggiamento si celino in realtà altre motivazioni, ossia la volontà di chiudere definitivamente l’ufficio di Cittadella. Lasciamo il punto di domanda, ma il sospetto c’è”.
“Questo trasferimento – dice ancora il sindacalista della Fp Cgil Padova – creerà notevoli disagi al personale, costretto a percorrere 70 chilometri al giorno per venire a Padova. Si tratta di persone che hanno organizzato la loro vita attorno a Cittadella. In altri posti d'Italia di fronte a situazioni simili c'è stata apertura sullo smart working. E poi avevamo chiesto anche il co-working a Bassano del Grappa, ma anche su questo punto non abbiamo ottenuto niente”.
“Il nostro obbiettivo – conclude Maurizio Galletto – è che il servizio rimanga a Cittadella dove da anni i nostri colleghi lavorano in condizioni non dignitose, in un luogo sicuramente inadeguato. Ma è a Cittadella che si deve trovare la soluzione. Per questo rivolgo un appello a tutte le forze politiche affinché si impegnino a trovarla al fine di tutelare sia il personale che la cittadinanza del territorio. Per parte nostra noi proseguiremo lo stato di agitazione e incontreremo al più presto le lavoratrici e i lavoratori per concordare i prossimi passi da compiere nel proseguimento della vertenza”.
Il servizio di Telenordest sulla fallita conciliazione tentata ieri in Prefettura