Comitato #IOACCOLGO: “10 anni fa il più tragico naufragio nel Mediterraneo costato la vita a 368 migranti: da allora non è cambiato nulla e la strage in mare prosegue”
Nella notte del 3 ottobre 2013, a un solo miglio dall’isola di Lampedusa, avvenne quello che ancora oggi è considerato il più tragico naufragio di migranti nel Mediterraneo dall’inizio del XXI secolo.
Quella notte furono in 368 ad annegare nel disperato tentativo di raggiungere l’Italia e l’Europa attraversando il Canale di Sicilia e lasciandosi alle spalle le coste africane.
I primi soccorritori furono un gruppo di amici che, come altre volte, quella notte erano usciti in barca per una cena a bordo decidendo poi di restare al largo per rientrare all’alba.
Alle 3 di notte si trovarono, invece, circondati da centinaia di teste che invocavano aiuto. Cominciarono a trarre a bordo di quella barca – omologata solo per 10 persone – ben 47 naufraghi.
Ai ripetuti allarmi, lanciati alla Guardia Costiera, fu risposto con grave ritardo, motivo per cui nacque una disputa proseguita poi in sede giudiziaria.
A dieci anni di distanza da quella tragica data, nella cui ricorrenza dal 2016 si celebra la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”, anche quest’anno il Comitato Territoriale #IOACCOLGO che raggruppa diverse Associazioni presenti sul nostro territorio, coglie l’occasione per ricordare quell’evento che purtroppo non è rimasto isolato poiché le stragi in mare sono continuate trasformando il mar Mediterraneo nel cimitero di chi fugge da guerre, regimi dittatoriali, fame e miseria. Oppure, semplicemente, di chi emigra perché aspira ad una vita migliore non solo per sé ma soprattutto per i propri familiari, a partire dai figli a cui ogni madre e padre, di qualsiasi latitudine, vuole garantire il diritto ad un futuro. Come dovremmo sapere bene noi italiani che siamo emigrati – e continuiamo a farlo anche se la politica finge di non accorgersene – in ogni angolo della terra.
Purtroppo, la verità è che il naufragio del 2013 e tutti gli altri che sono seguiti non hanno scosso le coscienze e la prova è che le morti di migranti nel mar Mediterraneo, da prima e dopo di allora, non si sono mai fermate.
Come Comitato #IOACCOLGO da anni avanziamo queste richieste:
1) Si prevedano canali di ingresso regolari in Europa, senza che le persone siano costrette a rischiare la vita affidandosi ai trafficanti.
2) Più nessuno sia lasciato morire in mare e vengano annullati gli accordi con la Libia.
3) Si ristabilisca un programma efficace di ricerca e salvataggio in mare a livello europeo.
4) Venga garantita un'accoglienza dignitosa ad ogni migrante e vengano avviati percorsi di inclusione efficaci uscendo dalla emergenzialità e dalla politica punitiva.
A dieci anni da quella tragedia è giunta l'ora che Italia ed Europa si assumano, non solo a parole bensì attraverso atti concreti, la responsabilità di fermare le morti in mare.
Il Comitato Territoriale #IOACCOLGO
CGIL PADOVA - CISL PADOVA ROVIGO - UIL PADOVA ROVIGO - ACLI PADOVA - ANPI PADOVA - ARCI PADOVA - ASSOCIAZIONE PER LA PACE PADOVA - CARITAS DIOCESANA DI PADOVA - CENTRO ITALIANO AIUTI ALL’INFANZIA - FONDAZIONE FINANZA ETICA - LIBERA PADOVA - MANIFESTO PER PADOVA SENZA RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE - MEDICI SENZA FRONTIERE GRUPPO DI PADOVA - RETE DEGLI STUDENTI MEDI PADOVA - RETE OLTRE LE MURA - SE NON ORA QUANDO - STUDENTI PER – UDU PADOVA
Il docufilm "I giorni della tragedia - Lampedusa 03 ottobre 2013"