Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un'altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria e urgente. Sono queste le ragioni al centro della mobilitazione promossa da Cgil e Uil che, a partire dal 17 novembre, si svilupperà attraverso 5 giornate di sciopero di 8 ore e manifestazioni in 58 piazze e oltre un centinaio di presidi su base territoriale e regionale.
Una mobilitazione contro la manovra finanziaria del Governo che avrà due tappe a Padova. La prima, con 8 ore di sciopero nazionale e manifestazione regionale, sarà venerdì 17 novembre e prevederà il concentramento alle ore 9.00 davanti alla stazione ferroviaria. A scendere in piazza saranno le categorie del pubblico impiego, dei trasporti, della scuola, delle poste, della Pa, della sanità privata e del terzo settore. Sciopereranno tutti i lavoratori che svolgono attività di pubblica utilità, ma che non sono compresi nelle categorie evidenziate e sono soggetti alla legge 146, ad esempio chi opera nelle mense scolastiche, gli addetti alle pulizie, le guardie giurate.
Una settimana dopo, esattamente il 24 novembre, ci sarà – come in tutti i capoluoghi di provincia veneti e con 8 ore di sciopero nazionale – la manifestazione provinciale dove scenderanno in piazza tutte le altre categorie con un corteo che attraverserà la città e numerosi presidi in tutta la provincia. Varie le iniziative in cantiere: prossimamente daremo tutti i dettagli anche di questa giornata di mobilitazione nella nostra provincia.
Maurizio Landini, spiega le ragioni della mobilitazione contro la manovra del Governo