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Autonomia differenziata: partita anche a Padova, alla Festa Popolare Palestro, la raccolta firme per il Referendum per abrogare la legge Calderoli, dopo la costituzione del Comitato Provinciale Promotore

“Sì all’Italia unita, libera e giusta. Una firma contro l’Autonomia differenziata”, questo lo slogan della mobilitazione partita durante il weekend in tutta Italia

Prima uscita pubblica – ieri e l’altro ieri, 20 e 21 luglio – durante la Festa Popolare del Quartiere Palestro, dei banchetti per la raccolta firme contro la Legge per l’Autonomia Differenziata approvata lo scorso 26 giugno. Numerose le persone che si sono messe in fila per firmare contro una legge che, secondo i promotori del Referendum, avrà un impatto devastante nel Paese, accentuando maggiormente le già esistenti divisioni e distanze tra Nord e Sud.

Quella di utilizzare lo spazio dato dalla Festa in Piazza Caduti della Resistenza è stata una decisione presa durante la prima riunione, tenutasi nei giorni scorsi presso la sede della Cgil di Padova, del Comitato promotore padovano per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata a cui hanno partecipato, oltre a molti degli stessi soggetti che lo scorso 5 luglio hanno dato vita al Comitato Promotore Nazionale – un vasto schieramento di forze sociali, politiche, associative e della società civile – anche alcune associazioni del territorio padovano con cui c’è unità di vedute sul tema e desiderose di prendere parte attiva nella battaglia referendaria. 

Si è trattato di una riunione con una valenza soprattutto organizzativa dove si è iniziato a costruire la macchina che dovrà curare l’organizzazione della campagna referendaria nella nostra provincia: dall’organizzazione dei banchetti, alla ricerca degli autenticatori, fino alla raccolta delle certificazioni passando anche alla spiegazione per le procedure per poter firmare, tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica, on line.

“Una legge – hanno dichiarato i promotori referendari – che avrà delle conseguenze negative anche in Veneto. Sono tanti gli esempi: dalla Sanità in affanno, nonostante venga ad essa destinato l’80% del bilancio regionale, passando all’Istruzione che rischierebbe di trasformarsi a misura d’impresa, fino al lavoro, che sarebbe ulteriormente frammentato tra gabbie salariali e superamento del contratto nazionale, e all’ambiente con il prevalere già oggi di un approccio negazionista, mentre sarebbe necessario stare nel solco delle politiche europee in materia se vogliamo provare a contrastare realmente i cambiamenti climatici”.

“Siamo consapevoli – hanno aggiunto i promotori – che ci troviamo in una Regione dove, rispetto ad altre, faremo più fatica a spiegare le nostre ragioni e che l’obiettivo di portare a votare oltre 25 milioni di elettori, soprattutto in un momento storico come questo dove prevale l’astensione, non sarà facile. Però crediamo anche che il tema dell’autonomia, già di per sé divisivo, possa attirare intorno a sé un vasto dibattito inducendo molta gente, che la ritiene dannosa, a recarsi alle urne, ripetendo un po’ quanto è successo in Francia contro il pericolo rappresentato dall’estrema destra al Governo”.

“Nei prossimi giorni e mesi – concludono dal comitato – saremo nei mercati, nelle piazze delle città e alle feste organizzate dai partiti e associazioni del nostro comitato e in tutti i luoghi dove sarà possibile ottenere l’autorizzazione per i nostri banchetti. La legge sull’autonomia differenziata va abrogata perché spaccherà l’Italia in tante piccole patrie, condannando il Paese all’irrilevanza politica ed economica anche a livello europeo. Inoltre aumenterà i divari territoriali, peggiorerà le già insopportabili disuguaglianze sociali a danno di tutta collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne. E moltiplicherà la burocrazia, complicando la vita alle imprese. Anche nella nostra provincia faremo la nostra parte per evitare che si crei questo scempio”.

I componenti del Comitato Promotore del Referendum contro l’autonomia differenziata di Padova: Cgil, Auser, Libera, Uil, PCI Padova, ANPI Padova, Associazione Proteo Fare Sapere, Associazione per la Pace, Partito Democratico, Legambiente Padova, Acli, Movimento 5 Stelle, Federconsumatori, Arci Padova, Circolo Up – Su la Testa, UDU Padova, Alleanza Verdi Sinistra, Rifondazione Comunista

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