Cgil Padova e Filt Cgil Padova: “L’apprendimento della lingua è il primo passo per una reale integrazione degli stranieri nel nostro Paese. Con questo progetto, che replicheremo in altre parti della Provincia, miriamo anche a fornire ai lavoratori stranieri gli strumenti conoscitivi per non cadere vittima di sfruttamento e schiavitù”
Questa settimana hanno preso avvio i corsi di italiano per lavoratori stranieri presso la sede della CGIL di Monselice. L'iniziativa, organizzata dalla FILT CGIL in collaborazione con la Camera del Lavoro di Padova, è rivolta in particolare ai lavoratori del grande polo logistico Agrologic: l'80% degli iscritti ai corsi proviene infatti da questa realtà lavorativa presente nel territorio della Bassa padovana. “Ma l’intenzione – avverte il Segretario Generale della Filt Cgil Padova, Massimo Cognolatto – è di lanciare nel prossimo futuro un progetto simile anche nell’Alta padovana o dove vi è richiesta. Ci stiamo lavorando”.
Ma quali sono gli intenti del progetto? "Si tratta - dice Massimo Cognolatto, Segretario Generale della Filt Cgil Padova - di un corso di 40 ore, frequentato da due classi di 12 studenti/lavoratori che verranno preparati per sostenere l'esame per l'ottenimento del Modulo A2, necessario per poter trasformare il proprio permesso di soggiorno temporaneo nella carta di soggiorno. Si tratta di un impegno di due ore per due giorni alla settimana da accompagnare, naturalmente, anche con dello studio svolto per conto proprio. La speranza è che i ragazzi tengano duro e non mollino a metà percorso. Ma la docente che abbiamo coinvolto ha molta esperienza in questo genere di corsi e quindi siamo ottimisti. Senza considerare l’importanza che riveste per questi ragazzi l’esame di italiano per l’ottenimento della documentazione necessaria ad una permanenza sicura e continuativa nel nostro Paese. Per loro è la fine dell’incubo di un rimpatrio forzato”.
“Per un lavoratore straniero – prosegue Massimo Cognolatto – capire e parlare la lingua del paese in cui si trova è il primo passo verso una reale integrazione. Come sindacato questo non lo possiamo certo ignorare: da qui la necessità di offrire gratuitamente questo servizio. Ma queste lezioni sono anche l’occasione di incontrare questi lavoratori e dare loro tutte le informazioni di cui hanno bisogno per affrontare le difficoltà che possono incontrare nei loro ambienti di lavoro. E più informazioni hanno, più conoscono la realtà normativa del loro contratto di lavoro, più strumenti hanno per scindere il falso dal vero, più possibilità hanno di non cadere vittima delle reti del malaffare e dello sfruttamento che purtroppo, ormai da anni, sono ben presenti anche nei nostri territori”.
“Con questi corsi di italiano – si associa e conclude il Segretario Confederale della Cgil di Padova, Alioune Badara Diop – la nostra organizzazione sindacale, passando dalle parole ai fatti, conferma il proprio impegno per l’integrazione dei lavoratori stranieri in Italia. Questo avviene perché uno dei compiti della Cgil è quello di essere un soggetto "emancipante" affinché ogni singolo lavoratore diventi libero e consapevole, in grado di giudicare da sé la situazione che incontra al lavoro. Ed è evidente che sapere la nostra lingua è fondamentale perché ciò possa verificarsi. È vero: esistono i CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) ma la loro frequenza, per chi lavora, non è per niente semplice. I nostri corsi sono invece a misura di lavoratore. Ecco perché siamo intenzionati, come Confederazione, a portare avanti progetti di questo tipo e siamo aperti a supportare tutte le nostre categorie, come successo con la Filt, perché esperienze simili possano ripetersi anche in altre zone della nostra Provincia”.
Il servizio di TV7 Triveneta sull'inizio delle lezioni di italiano per lavoratori stranieri presso la sede della Cgil a Monselice