Ancora una massiccia partecipazione e ancora tanto rumore. È così che è andata ieri, alla manifestazione regionale che ha accompagnato lo sciopero nazionale delle lavoratrici e lavoratori dei settori socioassistenziali, sociosanitari ed educativi che operano nelle strutture (soprattutto di natura ecclesiastica) dove viene applicato il CCNL Uneba e scesi nelle piazze e strade delle Regioni di tutta Italia per reclamare un rinnovo del CCNL, scaduto da 5 anni, degno di tale nome. A Padova, l'appuntamento è stato, a partire dalle 10.00, sotto gli uffici di Uneba in Via Vescovado e ha coinvolto diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta la Regione, venuti con l'intenzione di fare più chiasso possibile e farsi sentire bene dall'associazione datoriale.
"Un'ottima partecipazione - ha confermato Angela Marigo della Fp Cgil Padova - ma che avrebbe potuto essere notevolmente superiore se fossero venuti tutte quelle lavoratrici e lavoratori che non hanno potuto lasciare il loro posto di lavoro per occuparsi di anziani, disabili, giovani in difficoltà e, in generale, dei più fragili, visto che senza di loro le strutture si sarebbero trovate letteralmente senza personale. Perché la verità è che la partecipazione a questa sacrosanta protesta ha dovuto fare i conti con uno dei problemi che da tempo denunciamo, ossia la carenza generale di personale nelle stutture che non ha permesso, in moltissimi casi, di lasciare soli gli utenti e unirsi a questo riuscitissimo presidio. Per questo chi c'era oggi, rappresentava anche chi non ha potuto esserci nonostante la totale e convinta adesione alla protesta".
"L'auspicio - conclude Angela Marigo - è che il forte dissenso tra i dipendenti scaturito nella protesta unitaria di Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil FPL e UilTuCS, faccia comprendere ad Uneba la determinazione dei dipendenti nella volontà di ottenere il giusto riconoscimento del proprio lavoro. Dopo l'iniziale offerta di 50 euro lordi (da noi ritenuta "irricevibile"), l'associazione datoriale ha fatto sapere di essere disposta ad arrivare a 100. Sono ancora troppo pochi, è questo che sindacati, lavoratrici e lavoratori hanno continuato ad urlare oggi. Per questo non ci fermeremo e l'ottima partecipazione alla protesta ci dà ancora più convenzione: l’aumento deve essere più equo e deve rispecchiare il valore reale del lavoro svolto che, ricordiamolo, è fondamentale e, visto l'invecchiamento della popolazione, lo sarà sempre di più".
Il servizio di Telenordest sulla manifestazione/presidio di ieri a Padova per il rinnovo del CCNL Uneba