Ieri, martedì 25 settembre, le Segreterie Provinciali di CGIL e UIL hanno organizzato un presidio di protesta davanti alla Prefettura di Padova contro il Ddl Sicurezza, recentemente approvato alla Camera e ora in discussione al Senato. L’iniziativa ha riscosso un grande successo in termini di partecipazione, con centinaia di lavoratrici e lavoratori, insieme a molte cittadine e cittadini, scesi in piazza per manifestare il loro dissenso verso un provvedimento giudicato restrittivo e pericoloso per i diritti fondamentali.
Il presidio, svoltosi pacificamente, è stato caratterizzato da un clima di forte unità e determinazione, con l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali sui rischi legati all’approvazione del Ddl Sicurezza. Aldo Marturano e Massimo Zanetti, rispettivamente Segretario Generale della CGIL di Padova e Coordinatore di UIL Padova, hanno ribadito la loro preoccupazione per le implicazioni del decreto, sottolineando come alcune delle misure previste possano limitare il diritto di manifestare, ridurre le tutele per lavoratori e migranti, nonché aggravare le condizioni di chi già si trova in situazioni di vulnerabilità sociale ed economica. “Un disegno di legge, fortemente voluto dal governo - hanno detto - che costituisce un grave attacco ai diritti fondamentali dei lavoratori, dei migranti e delle categorie più vulnerabili della nostra società. E tutto questo avviene mentre, allo stesso tempo, il Governo decide di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni mafiose.”
Il presidio di Padova è stato solo uno dei tanti organizzati in tutta Italia per contestare il Ddl Sicurezza, a dimostrazione di come il provvedimento stia sollevando una forte opposizione da parte della società civile. La partecipazione massiccia è stata un segnale chiaro: lavoratori e cittadini non sono disposti ad accettare misure che, a loro avviso, minano la coesione sociale e alimentano un clima di paura.
Entrambi i dirigenti sindacali hanno ringraziato la piazza per l’alta partecipazione. “Anche Padova, come tantissimi capoluoghi di provincia italiani, questa sera ha fatto la sua parte contro una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Un DDL che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali e che rischia di essere un pericoloso punto di non ritorno per la democrazia nel nostro Paese”.
Il servizio di Telenordest sul presidio contro il DDL Sicurezza davanti alla Prefettura di Padova