Dichiarazione congiunta di Alessandro Chiavelli, SPI Cgil di Padova, Giulio Fortuni, Fnp Cisl Padova e Rovigo e Pietro Levorato, Uilp Uil: "Serve una programmazione e un'organizzazione logistica ferrea e all'altezza della grave situazione"
Mercoledì 31 marzo, alle 17.00 (quindi con pochissime ore di preavviso), abbiamo letto con profonda preoccupazione il comunicato stampa dell'ULSS 6 EUGANEA sulla sospensione degli appuntamenti per la somministrazione della prima dose di vaccino PFIZER agli anziani ultraottantenni da giovedì 1 a mercoledì 7 aprile.
Contemporaneamente si continua a mantenere la somministrazione della seconda dose del vaccino PFIZER sempre agli ultraottantenni.
È evidente la grande difficoltà di far pervenire a tutti coloro che si erano prenotati - e ai loro accompagnatori - l’informazione corretta perché si tratta soprattutto di grandi anziani che hanno superato gli 85 anni.
Noi comprendiamo che stiamo attraversando un periodo difficile e complicato e che le vaccinazioni, così importanti per tutti e soprattutto per questa categoria di persone così fragili, possono essere garantite solo in presenza di scorte di dosi sufficienti.
Indubbiamente le forniture vaccinali non sono di pertinenza dell’ULSS 6 ma l’organizzazione della campagna vaccinale si.
Riteniamo che in carenza di dosi vaccinali si sarebbero dovute interrompere le prenotazioni o quanto meno rallentarle.
Sospendere drasticamente la somministrazione, addirittura per sette lunghi giorni - e farlo con un preavviso così breve - è davvero difficile da comprendere.
Come sindacati dei pensionati abbiamo già denunciato il continuo arrivo giornaliero nelle nostre strutture, da parte di parenti o accompagnatori alla ricerca di indicazioni, di continue segnalazioni di disagi, spesso relativi alle informazioni contrastanti ricevute. Oppure, semplicemente, di richieste di aiuto su come utilizzare gli strumenti informatici per le prenotazioni on line.
Abbiamo cercato, in questi lunghi mesi, di sostenere le persone che si rivolgevano a noi, fornendo loro le informazioni che erano in nostro possesso, con l'obiettivo finale di avere sempre un confronto costruttivo. Ma c'è davvero la necessità di avere una comunicazione più trasparente e più precisa.
Lo chiediamo a gran voce per tutte le persone già sottoposte a questo lungo periodo di sofferenza e di disagio, ma in particolare per la popolazione anziana, fragile e indifesa che difficilmente usa i social e per tutti i loro caregiver che spesso sono spaesati e faticano a destreggiarsi in questa babele di informazioni.
Eravamo in attesa di informazioni più puntuali sulle vaccinazioni a domicilio per le quali c'era ancora tanta incertezza e ora questa nuova lunga sospensione rischia di minare la fiducia degli utenti più anziani, dei loro familiari e della popolazione tutta.verso le Istituzioni, a partire dalle Autorità Sanitarie.
Pensiamo con dispiacere a tanti anziani che erano felici di vaccinarsi perché si sentivano finalmente protetti di fronte a questa insidiosa pandemia che ha provocato e continua a provocare tante vittime.
Ci attendiamo in tempi rapidi risposte precise e puntuali sulla nuova programmazione delle prenotazioni che sono state sospese e chiediamo che non si verifichino più episodi così incresciosi.
Serve una programmazione e un'organizzazione logistica ferrea e all'altezza della grave situazione.