Caaf Cgil Padova: “Dal 1° marzo entra in vigore l'Assegno Unico e Universale Figli: sostanziali novità per le lavoratrici e i lavoratori. La misura riguarderà circa un centinaio di migliaia di famiglie nel padovano, 25 mila le richieste previste per i servizi della Cgil, finora 1000 le domande predisposte”
Cgil Padova: “Con l’AUUF le lavoratrici e lavoratori extracomunitari perderanno i benefici per i figli minori a carico rimasti nel paese di origine. Inoltre, esclude i permessi di soggiorno per lavoro autonomo, stagionale, marittimo, distaccato e per i titolari di protezione internazionale o temporanea. A nostro avviso, una discriminazione senza giustificazioni”
Dal 1° marzo 2022 entrerà in vigore l'Assegno Unico e Universale Figli (AUUF) che assorbirà i precedenti benefici previsti ossia le detrazioni figli e gli assegni familiari. Ne avranno diritto i genitori per i figli dal 7° mese di gravidanza al 18° anno di età. Inoltre, viene poi esteso ai figli fino a 21 anni ma a determinate condizioni: che si tratti di studenti oppure lavoratori con reddito inferiore agli 8.000€ o disoccupati in cerca di occupazione. La principale novità è che diversamente da come accadeva prima con gli assegni al nucleo famigliare che transitavano in busta paga, l’AUUF viene erogato direttamente dall'INPS e non più dal datore di lavoro. Inoltre, per vedersi corrisposto l’importo bisognerà predisporre la domanda ed elaborare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per far calcolare l’importo corretto all'INPS. È bene sapere che senza la predisposizione della DSU con conseguente elaborazione ISEE da parte dell’INPS, l'Assegno Unico per i figli sarà comunque elargito ma con gli importi minimi stabiliti dalla normativa, vale a dire 50€ per ogni figlio minorenne.
Si tratta dunque di un periodo di notevole attività per i servizi fiscali territoriali e in particolare per quelli della Cgil, come spiega Lisa Contegiacomo, AD del Caaf Cgil Padova, che snocciola i numeri: “A dicembre sono stati avvisati tutte le lavoratrici e i lavoratori che abitualmente si rivolgono a noi per i servizi che la CGIL eroga. Abbiamo stimato, all'interno della nostra provincia, una richiesta da parte di una platea tra le 80.000 e 100.000 famiglie. Per quel che ci riguarda, prevediamo un totale di circa 25.000 richieste. Ad oggi sono stati fissati 12.500 appuntamenti e sono state elaborate 3.000 DSU in 15 giorni e fino ad ora abbiamo predisposto, attraverso il Patronato, 1000 domande per l'Assegno Unico”.
“Riguardo i tempi – prosegue Lisa Contegiacomo – è bene fare un po’ di chiarezza. La scadenza della domanda per vedersi riconosciuti gli importi da marzo, è il 30 giugno. Significa che si ha tempo fino al 31 marzo per presentare la DSU e la domanda senza nessun ritardo nella percezione del beneficio, visto che dalla mensilità di marzo (che si percepisce ad aprile) le detrazioni e gli Assegni al Nucleo Familiare non saranno più corrisposti dal datore di lavoro attraverso la busta paga ma verranno totalmente versati da parte dell'INPS, direttamente nel conto corrente bancario o postale dei genitori”.
“Lo sottolineo – continua l'AD del Caaf Cgil Padova – perché, al momento, anche noi, a certe domande che ci vengono poste, non sappiamo rispondere e questo perché siamo ancora in attesa delle linee guida da parte dell'INPS necessarie a chiarire diversi aspetti interpretativi. Per esempio: non ci è stato detto se i figli nati nel 2004 e che quindi compiranno i 18 anni nel corso di quest'anno debbano, nello stesso, presentare due domande. Manca chiarezza per quanto riguarda i genitori separati, su come deve agire quello fuori dal nucleo per vedersi riconosciuta la percentuale di Assegno di sua competenza. Stesso discorso per i genitori non coniugati e non conviventi per cui abbiamo grosse difficoltà nel reperimento della documentazione per la predisposizione della DSU. E infine, il non indifferente problema che il carico fiscale ai fini ISEE non sembra corrispondere al carico fiscale ai fini IRPEF”.
“Infine – conclude Lisa Contegiacomo – non possiamo non notare un punto di criticità riguardo le lavoratrici e i lavoratori stranieri, regolarmente in Italia, che dal prossimo 28 febbraio si vedranno, con l'entrata in vigore dell’AUUF, togliere i benefici per figli minori a carico, se questi risiedono nel paese di origine. Il paradosso è che al compimento dei 21esimo anno, i figli rientreranno a carico fiscalmente e da quel momento potranno ricevere la detrazione attraverso la busta paga perché con i 21 anni l’AUUF cessa e tornano in essere le detrazioni per figli a carico. Quindi è opportuno che i lavoratori che si trovano in questa situazione agiscano per tempo e facciano richiesta al proprio datore di lavoro del diritto alla percezione della detrazione spettante”.
Su quest'ultima questione interviene Palma Sergio della Segreteria Confederale della Cgil di Padova:
“A quanto pare, l'Assegno Unico e Universale per i Figli a carico, che entrerà in vigore dal 1° marzo, ha poco di universale se la sua applicazione causa storture discriminatorie a danno delle lavoratrici e dei lavoratori dei Paesi Terzi che, pur avendo un regolare lavoro, contribuendo al Pil e pagando le tasse, non potranno beneficiarne per i figli a carico che vivono nel paese di origine. Inoltre scopriamo che l’unica condizione per accedere a questo beneficio è il “permesso unico lavoro” che però esclude i permessi di soggiorno rilasciati ai lavoratori autonomi, ai lavoratori stagionali, ai lavoratori marittimi, ai lavoratori distaccati e ai titolari di protezione internazionale o temporanea”.
“Ci chiediamo – conclude la Segretaria Confederale della Cgil di Padova – di come si possa parlare di Assegno Universale se viene meno proprio l'universalità dal momento che, dal 28 febbraio, escluderà una fetta di lavoratrici e lavoratori dei Paesi Terzi che dal giorno dopo non avranno diritto ad alcun beneficio, pur non essendo variata la loro situazione né di titolari di permesso di soggiorno, né reddituale. Ci pare che più che una norma includente si evidenzi come una norma escludente e, guarda caso, l'esclusione riguarda una parte ben precisa della popolazione”.
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