Filt Cgil Padova: “Previsti tra i 1700 e i 2000 esuberi in tutta Europa. 200 in Italia, concentrati in poche città tra cui Padova. È già la quarta procedura di riduzione del personale aperta da FedEx nel nostro Paese a causa della sua incapacità a trovare soluzioni organizzative alle difficoltà del settore per l’assenza di un vero piano industriale: e così scaricano le proprie inefficienze su lavoratrici e lavoratori. Noi non ci stiamo!”
FedEx, una delle più grandi società di trasporto e spedizioni al mondo, ha annunciato nei giorni scorsi un piano di riduzione della forza lavoro in Europa come parte delle misure in corso per ridurre i costi strutturali. I tempi previsti per l’attuazione del piano dovrebbero essere di 18 mesi, in conformità con i processi e le normative di ciascun Paese. Contro questa ipotesi, l'ETF (European Transport Federation) - il sindacato europeo dei trasporti a cui aderisce la Filt Cgil Padova e anche Fit Cisl e Uiltrasporti, ha deciso ieri di scioperare in tutte le sedi europee della multinazionale americana. Per questo motivo, la Filt Cgil Padova ha deciso di fare un presidio davanti ai magazzini FedEx di via Inghilterra 16, nella Zona Industriale della città.
“Il piano – hanno spiegato Andrea Rizzo, Elisa Pirrone e Katia Basso della Filt Cgil Padova – avrà un impatto tra i 1700 e i 2000 dipendenti in Europa, impiegati nelle funzioni di assistenza clienti, back office e ufficio commerciale, per la decisione da parte dell’azienda di esternalizzare alcune parti di tali attività. Una decisione che, sottolineamo, è stata presa al solo scopo di risparmiare fregandosene altamente di quelli che loro considerano solo dei danni collaterali, ossia i lavoratori che finiranno in mezzo alla strada. In Italia, l’impatto sarà di oltre 200 lavoratori, collocati in poche città, tra cui Padova dove, crediamo, verranno tagliati, da nostre stime, dai trenta ai 40 di dipendenti. ”
"Vogliamo ricordare - proseguono i tre sindacalisti della Filt Cgil Padova - che quattro anni fa abbiamo fatto una battaglia per l'internalizzazione dei magazzinieri e l'abbiamo vinta. Nelle nostre intenzioni, ci preparavamo a chiedere lo stesso trattamento per i driver. Ma non ci saremo mai aspettati un'esternalizzazione di un servizio così delicato e importante come il commerciale e l'assistenza clienta, data l'ottima e riconosciuta qualità del lavoro svolto qui a Padova. Ma l'azienda è intessata solo al profitto e quindi non disdegna operazioni del genere che ricadono sulle spalle dei lavoratori".
“Noi – concludono Rizzo, Pirrone e Basso – ribadiamo la nostra netta contrarietà a quella che è ormai la quarta procedura di riduzione del personale aperta da FedEx in Italia, il segno più evidente della sua incapacità a reperire soluzioni organizzative alle difficoltà del mercato delle spedizioni, scaricando sui dipendenti il costo dei processi di ristrutturazione a causa dell’assenza di un vero e proprio piano industriale in grado di fare crescere l’azienda. Non è accettabile che a pagare siano sempre lavoratrici e lavoratori, noi non ci stiamo e lunedì faremo sentire la nostra voce!”
Uno sciopero e un presidio perfettamente riuscito, sia a Padova che a livello nazionale e Europeo. La Filt Cgil nazionale, in serata, ha riferito di punte di adesione che hanno superato il 90%. Una compattezza che costituisce un grande risultato di cui FedEx dovrà tenere conto.
Il servizio di Telenordest sullo sciopero e presidio alla FedEx di Padova