L’Assemblea Generale della Fiom Cgil di Padova, che si è tenuta a partire oggi presso gli spazi del ristorante etico Strada Facendo, è stata la prima assemblea in presenza dopo i vari appuntamenti in differita dovuti al covid-19. Alla giornata di confronto erano presenti oltre 150 delegate e delegati provenienti da tutta la provincia in completa ottemperanza di tutte le norme di sicurezza necessarie in questo periodo ed è stata prevista anche la possibilità di seguire l’assemblea da remoto in modo da coinvolgere anche i soggetti più fragili.
Oltre all’ospite Francesca Re David e al segretario generale della Fiom Cgil di Padova Loris Scarpa erano presenti il segretario generale della Cgil di Padova Aldo Marturano e il segretario generale della Fiom Cgil del Veneto Antonio Silvestri.
Nel corso della mattinata hanno preso la parola, oltre ai segretari generali, anche moltissimi delegati e delegate che hanno riportato i loro vissuti degli ultimi mesi, il lavoro nelle loro aziende sia come operai o impiegati che come rappresentanti sindacali sempre presenti accanto ai loro compagni di lavoro nonostante le difficoltà dovute al Covid per riuscire a portare in ogni luogo di lavoro il rispetto della sicurezza e della salute dei lavoratori prima e la considerazione dei protocolli di sicurezza tuttora attivi.
In questi mesi di rientro le aziende hanno provato ad allontanare il sindacato dalle aziende ed è stato difficile ricominciare a fare le prime assemblee aziendali che riportassero il sindacato e le RSU a potersi confrontare con i lavoratori.
In tutta la provincia è stato registrato che in molte aziende lo smartworking da parte degli impiegati è diventato la norma con tutti i pro e i contro che questo comporta come la mancanza del diritto alla disconnessione e l’estensione degli orari di lavoro.
È necessario riprendere la trattativa sul rinnovo del CCNL per poter dare prospettive e stabilità ai lavoratori, non è più procrastinabile la sua definizione e approvazione da parte delle parti sociali.
Per il sindacato è fondamentale che venga confermato il blocco dei licenziamenti oltre il 17 agosto e che si ragioni seriamente e congiuntamente sulla destinazione dei fondi italiani ed europei che non devono essere semplicemente dati alle imprese, ma investiti in un progetto industriale e per il sostegno dei lavoratori e dei cittadini in questa fase di trasformazione.
Nonostante i mesi di blocco e il Covid la Fiom Cgil di Padova è stata al fianco dei lavoratori e dei propri iscritti. “Senza contrattazione e senza presenza del sindacato nei luoghi di lavoro non c’è una prospettiva ci progresso. Una situazione di conflitto permanente non può essere l’unica prospettiva. - ha detto Loris Scarpa durante il suo intervento - Le associazioni industriali del Veneto sono fra le più rigide del Paese ed è per questo che riteniamo indispensabile arrivare il rinnovo del CCNL per assicurare un futuro ai lavoratori fatto di equità e rispetto.”
Aldo Marturano, segretario della Cgil di Padova: “Quella in cui siamo è una fase di profonda trasformazione, andremo incontro ad una recessione importante e sin da subito bisogna darsi l’obbiettivo di come trasformare il modello produttivo e il mondo del lavoro che non possono più essere quelli del passato. Questa è una sfida che non è più rinviabile e si risolve attraverso un processo partecipativo che deve coinvolgere lavoratori e delegati e che deve pensare ad un nuovo mettendo in discussione lo stato attuale delle cose.”
Per la segretaria generale della Fiom il lavoro dei delegati e delle delegate nei luoghi di lavoro è stato fondamentale e il lavoro di tutti per il bene comune non è che all’inizio: “Tenere insieme la categoria significa tenere insieme le lotte e i diritti perché i lavoratori hanno bisogno di sapere che nessuno può né deve essere lasciato indietro. Il governo deve occuparsi di tutti e non può dimenticare i lavoratori dell’industria. Il sindacato deve avere parte in causa in questo periodo e deve potersi occupare assieme al governo della “ricostruzione” delle aziende e del lavoro, invece in questo momento veniamo tenuti fuori dalle decisioni prese da governo e industriali. - Ha continuato - Ci si prospettano mesi impegnativi durante i quali dovremo tenere insieme i blocchi dei licenziamenti che il Governo vorrebbe autorizzare a partire dal 17 agosto, ma che noi non accettiamo, la contrattazione per il CCNL, tutte le casse integrazioni attivate in periodo Covid, che potrebbero essere prolungate, e gli impegni con il Governo riguardanti le vertenze che coinvolgono oltre 100 aziende in tutto il Paese.”