Le Segreterie Provinciali di FP CGIL Padova, CISL FP Padova e Rovigo, e UIL FPL Padova – tramite i propri rappresentanti, rispettivamente Alfredo Sbucafratta, Andrea Ricci e Hena Helena Da Silva Valotti – intendono replicare alle recenti dichiarazioni del Direttore Alessandro Turri della struttura IPAB Configliachi di Padova, apparse negli scorsi giorni su “il mattino di Padova”.
“Innanzitutto – dicono i tre sindacalisti – riteniamo che, anziché concentrarsi su tecnicismi e numeri , la Direzione dovrebbe prioritariamente rispettare le norme e le relazioni sindacali. Questo significa che è necessario il rispetto degli accordi e del personale e quindi, lo ribadiamo, la fondamentale importanza del confronto, dell'informativa e del rispetto degli accordi di gara. In secondo luogo, sottolineiamo che i contratti d’appalto non possono venire violati. Risulta infatti grave il trasferimento del personale, come il cuoco della cucina, senza rispettare il contratto d’appalto anche se ora, dopo che l’abbiamo fatto notare, i due lavoratori coinvolti riceveranno un rimborso per il viaggio. E, in terzo luogo, non possiamo che condannare l’atteggiamento della direzione, che ha già generato forte insoddisfazione tra il personale. Inoltre, respingiamo con fermezza le insinuazioni su presunte malattie programmate, che hanno offeso i lavoratori”.
“Infine – concludono Sbucafratta, Ricci e Da Silva Valotti – il Direttore può esibirsi in tutti i tecnicismi che vuole come se questo cambiasse tanto la sostanza delle cose e il fatto oggettivo che la spesa complessiva per il personale negli ultimi tre anni è stata ridotta di circa 2 milioni di euro. Per questo, pur non avendo replicato immediatamente alle accuse per favorire un ripristino del dialogo, invitiamo la Direzione dell’Istituto Configliachi a svolgere correttamente il proprio ruolo istituzionale, riattivando le relazioni sindacali, oggi ai minimi termini, e cercando un dialogo costruttivo con il personale. Gli ricordiamo, altresì, anche gli impegni presi durante il tentativo di conciliazione in Prefettura e gli rinnoviamo la richiesta di un incontro, sulla quale da una settimana siamo in attesa di una risposta. Sempre che il Direttore preferisca il dialogo diretto nelle sedi adatte a quello indiretto che avviene tramite le pagine della stampa locale. Nel caso, lo invitiamo a riflettere sul suo ruolo e sulle conseguenze che potrebbero ricadere sull’Ente a causa di questa esposizione mediatica. L’invito, quindi, è di concentrarsi sull’enorme mole di impegni che lo attendono anziché accusare le sigle sindacali di dire falsità, quando invece svolgono semplicemente il compito per cui sono nate”.