• Home
  • Notizie
  • Stato di agitazione del personale del Comune di Piove di Sacco: fallito il tentativo di conciliazione in Prefettura Fp Cgil Padova e Cisl Fp Padova e Rovigo: “Incontro deludente"

Stato di agitazione del personale del Comune di Piove di Sacco: fallito il tentativo di conciliazione in Prefettura Fp Cgil Padova e Cisl Fp Padova e Rovigo: “Incontro deludente"

Resta lo stato di agitazione. I sindacati sorpresi dall’atteggiamento elusorio della Sindaca Pizzo che ha sempre evitato di entrare nel merito delle questioni poste

Si è concluso senza esito positivo il tentativo di conciliazione tenutosi e terminato nel tardo pomeriggio di venerdì 28 novembre 2025, presso la Prefettura di Padova, in seguito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale dipendente del Comune di Piove di Sacco. La riunione, durata circa un’ora e mezza e presieduta dal Viceprefetto Enrico Fameli, ha visto la partecipazione della delegazione sindacale composta da Fp Cgil Padova e Cisl Fp Padova (assente giustificato il delegato della Uil Fpl Padova per sopraggiunti impegni che ne hanno impedito la presenza) e della delegazione del Comune, guidata dalla Sindaca Lucia Pizzo e dalla Segretaria Generale Laura Tammaro.

“La mobilitazione – spiegano Maurizio Galletto della Fp Cgil Padova e Ettore Furlan della Cisl Fp di Padova e Rovigo – è stata indetta per richiedere l'applicazione immediata (già a partire dal 2025) dell'Art. 14 del D.L. 14 marzo 2025 n. 25, noto come ‘Decreto PA’ o ‘Direttiva Zangrillo’. Si tratta di una norma che consente agli Enti Locali di incrementare il fondo del salario accessorio per i dipendenti, fino ad un massimo del 48%, al fine di armonizzare il trattamento economico del personale comunale con quello dei colleghi degli altri comparti della Pubblica Amministrazione. Vale la pena sottolineare che moltissimi Comuni della nostra provincia (anche quelli piccoli, praticamente il 99%) hanno applicato il decreto PA secondo le proprie disponibilità in bilancio ma, dopo questo incontro, possiamo affermare che evidentemente il Comune di Piove di Sacco non è nelle condizioni di fare quel che fanno gli altri comuni”.

“Questo accade – proseguono i due sindacalisti – perché davanti alla richiesta da parte della maggioranza di lavoratrici e lavoratori, formulata all’unanimità durante un’assemblea tenutasi il 3 novembre 2025 a RSU e sindacati, di richiedere l’applicazione del decreto PA, l’amministrazione comunale di Piove di Sacco, pur avendo in un primo tempo quantificato una cifra massima di 105 mila euro, ha successivamente rifiutato di stanziare le risorse per il 2025 chiudendo ogni comunicazione a riguardo. Inevitabile quindi lo stato di agitazione che ci ha portato al tentativo di conciliazione in Prefettura”.

“Durante questo incontro – attaccano Galletto e Furlan – abbiamo innanzitutto lamentato che tale cifra ci è stata presentata in totale assenza di dettagli, con la quantificazione iniziale assolutamente non supportata da elementi di calcolo o documentazione tecnico-contabile, cosa che di fatto ci ha reso impossibile formulare una contro proposta consapevole. Abbiamo ricordato i due solleciti inviati alla Sindaca, il 5 e il 19 novembre, senza però ricevere nessuna risposta in merito. Ma di fronte a tutto questo la replica della sindaca ci ha sostanzialmente deluso: la mancata applicazione del decreto Pa sarebbe dovuta a difficoltà tecniche che ne impediscono l’inserimento nel 2025 e l’unica apertura che ci è stata concessa è stata quella di ‘ragionare del Decreto PA nel 2026’ che però non è il mandato che come RSU e sindacati avevamo ricevuto dall’assemblea, che era quello di portare a casa qualche risorsa nel 2025. Per carità: non chiedevamo mica la luna, non abbiamo mai detto di volere il massimo, ma volevamo venisse dato un segnale ai lavoratori. Segnale che il Comune di Piove di Sacco si è rifiutato di dare”.

“Di conseguenza – dicono RSU e sindacalisti – lo stato di agitazione rimane attivo fino alla data del prossimo incontro qui in Prefettura in cui dovremmo venire convocati per avere notizie del Decreto PA per cui, nel 2026, dovrebbero inserire le risorse. L’auspicio è che tale incontro possa svolgersi al più presto, magari già a gennaio, e fornire le soluzioni che portino alla fine dello stato di agitazione. Altrimenti proseguirà e si intensificherà”.

“Ribadiamo – concludono Galletto e Furlan – la delusione e il rammarico per il mancato accordo. E, a margine, non possiamo che esprimere il nostro stupore e disappunto per l’atteggiamento assolutamente elusorio tenuto dalla Sindaca Pizzo per tutta la durata dell’incontro. Usando una metafora calcistica, ha sempre buttato la palla in tribuna evitando costantemente di rispondere nel merito alle questioni da noi poste. Un atteggiamento vago e sfuggente che ha costretto il Vice Prefetto a ricondurla sui temi in questione, chiedendole di formulare risposte precise a domande precise. Purtroppo inutilmente. Speriamo che al prossimo incontro le cose vadano diversamente”.

Via Longhin, 117 Padova Tel. 049-8944211 - Fax 049-8944213 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. PEC : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per il Caaf chiamare il Centro Unico di Prenotazione tel. 0497808208


© All rights reserved. Powered by Cybcom.

Torna all'inizio