Seguendo le indicazioni del Protocollo Nazionale del 14 marzo 2020 siglato dalle Organizzazioni Sindacali, dal Governo e dalle Parti datoriali, integrato dall’Accordo Quadro siglato con la Regione Veneto, nella giornata di oggi sono stati insediati nelle aziende metalmeccaniche padovane i Comitati (con RSU e RLS se presenti in Azienda o con le Segreterie Territoriali) per l’applicazione e la verifica delle regole previste.
Le misure di sicurezza inderogabili per la prosecuzione delle attività inserite nel protocollo sono principalmente la sanificazione dei reparti e di tutti i locali dell...
Nella giornata di lunedì il dato registrato di richieste di cassa integrazione è arrivato a 36.883 dipendenti della media e grande industria metalmeccanica per un totale di circa 1038 aziende, e circa 7511 dipendenti del comparto artigiano metalmeccanico padovano. Sono diverse le aziende metalmeccaniche che nella provincia di Padova hanno deciso per la riapertura, decidendo unilateralmente la ripresa lavorativa. Chi ha ripreso con il silenzio assenso del Prefetto, chi ha cambiato il codice Ateco e chi dice di essere parte di una filiera di produzioni essenziali.
Alcune aziende che hann...
Nella giornata odierna, il dato registrato di richieste di cassa integrazione è arrivato a 36883 dipendenti della media e grande industria metalmeccanica per un totale di circa 1038 aziende, e circa 7511 dipendenti del comparto artigiano metalmeccanico padovano.
Oggi, inoltre, sono diverse le aziende metalmeccaniche che nella nostra provincia hanno deciso per la riapertura, decidendo unilateralmente la ripresa lavorativa.
Chi ha ripreso con il silenzio assenso del Prefetto, chi ha cambiato il codice Ateco e chi dice di essere parte di una filiera di produzioni essenziali.
Alcune aziend...
Eludendo il decreto che impone la sospensione delle attività non necessarie, denunciamo che oltre alle aziende metalmeccaniche che stanno già lavorando, dal
prossimo lunedì alcune riprenderanno l’attività e molte si stanno preparando alla riapertura mandando comunicazione ai prefetti.
Aziende che pur non avendo attività previste dai Codice Ateco, definiti dal Governo con Cgil, Cisi Uil lo scorso 25 marzo, inviano la comunicazione di ripresa dell’attività al
Prefetto godendo del silenzio assenso previsto nel DCPM ed in molti casi senza aver coinvolto le organizzazioni sindacali aziendali,...
Dopo nemmeno una settimana in cui le attività non essenziali sono state sostanzialmente fermate dal decreto del Governo (anche se le oltre 11.000 comunicazioni di continuazione lavorativa pervenute ai Prefetti veneti corrono il rischio di far venir meno l’effetto di quel decreto) assistiamo sorpresi alle esortazioni di esponenti politici in evidente ricerca della visibilità perduta e ad uscite piuttosto sgangherate di noti imprenditori veneti sulla necessità di una rapida riapertura delle attività.
Basiti perché questi personaggi hanno rappresentato una realtà che non esiste, hanno confus...
Nella giornata odierna, il dato registrato di richieste di cassa integrazione è arrivato a 16.105 dipendenti della media e grande industria metalmeccanica per un totale di circa 400 aziende e circa 2.000 dipendenti del comparto artigiano metalmeccanico padovano.
La cassa integrazione è l’unica risposta possibile in questo momento di fronte alla necessità di arginare il contagio, ma dopo occorrerà affrontare il problema economico dei lavoratori e fare in modo di dare loro il giusto salario, ricominciare a produrre e a ottimizzare il sistema industriale per coprire le necessità interne del ...
Continua l’agitazione nel mondo metalmeccanico padovano causata dal decreto del 22 marzo 2020 e dalla situazione generale provocata dal diffondersi del Covid-19.
Le misure di contenimento che sono state annunciate sabato 21 dal Presidente Conte trovano poca aderenza con la realtà perché sono tante le aziende metalmeccaniche nel nostro territorio che, anche se facenti parte dei Codici Ateco ritenuti essenziali, di essenziale hanno ben poco, e tante sono le richieste di deroga al prefetto che sono partite o che partiranno in questi giorni.
Di seguito la lista di alcune delle tante aziende c...
Il Dpcm e l’elenco delle aziende firmato ieri 22 marzo 2020 dal Presidente del Consiglio e dal Ministro della Salute non tengono conto, se non in modo molto parziale, delle istanze e delle necessità che le organizzazioni sindacali hanno posto all'attenzione dell'Esecutivo, prevedendo una serie molto consistente di attività industriali e commerciali aggiuntive rispetto allo schema iniziale presentato dal Governo, per gran parte delle quali non sussiste la caratteristica di attività indispensabile o essenziale.
Cgil Cisl e Uil, in questa fase difficile del Paese, hanno rappresentato sempre l...
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